Prosegue il sentiment positivo sui mercati azionari europei che, sulle attese di un prossimo taglio dei tassi di interesse da parte della FED, chiudono una nuova giornata all'insegna degli acquisti. Una tendenza che caratterizza anche l'andamento di Wall Street.
In attesa di novità per quanto riguarda i colloqui di pace in Ucraina, entrati nelle ultime ore in una fase di stallo, il FTSE Mib ha terminato la quarta seduta della settimana in guadagno dello 0,32% a 43.519,07 punti.
Dal punto di vista operativo una conferma dell'indice italiano sopra i 43.500 punti, dovrebbe favorire una continuazione del recupero prima in direzione dei 43.700-43.750 punti e a seguire verso la soglia dei 44 mila punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con la violazione dei forti supporti situati sui 42 mila punti.
Tra i titoli che nella seduta odierna stanno registrando una volatilità in aumento ci spostiamo a Wall Street con C3.ai, in scia ai dati trimestrali comunicati dall'azienda. Andiamo a scoprirli.
C3 ai: aumentano le perdite nel secondo trimestre
Il secondo trimestre fiscale di C3.ai è stato archiviato con risultati in contrazione rispetto allo stesso periodo del 2024, seppur sopra le attese degli analisti. Nello specifico l'azienda ha terminato il 2° trimestre con ricavi in calo del 20% a 75,15 miliardi di euro, rispetto ad attese poste a 74,9 miliardi di dollari, e una perdita che passa dai 66 miliardi di dollari dell'anno precedente agli attuali -104,7 miliardi di dollari. In questo contesto la perdita per azione è aumentata dagli 0,06 dollari a 0,25 dollari, rispetto a un consenso posto a -0,33 dollari.
Da sottolineare che nel corso del 2° trimestre il fatturato è stato sostenuto dalle prenotazioni federali che, nonostante lo shutdown, sono cresciute dell'89% rispetto allo stesso periodo del 2025. Nel dettaglio l'azienda ha firmato o rinnovato accordi con il Dipartimento della Salute, con l'Esercito americano e con l'intelligence statunitense.
Per quanto riguarda i primi 6 mesi i ricavi sono scesi del 19% a 145,4 milioni di dollari, mentre la perdita è aumenta da 128,8 milioni di dollari a 221,4 milioni di dollari. Per quanto riguarda la perdita per azione è stata di 1,62 dollari e si confronta con la perdita di 1,02 dollari registrata nello stesso periodo dell'anno precedente.
Nel corso della presentazione dei dati, l'amministratore delegato della società, Stephen Ehikian, ha comunicato la guidance sui ricavi attesi sia nel 3° trimestre che per l'intero esercizio fiscale 2026. Nel trimestre in corso questi dovrebbero attestarsi tra 72-80 milioni di dollari, rispetto a un consenso posto a 75,6 milioni di dollari. Nell'intero 2026 sono visti nel range 289,5-309,5 milioni di euro, rispetto ad attese situate a 298,7 milioni di dollari.
Azioni C3.ai: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come si stanno muovendo le azioni C3.ai sulla Borsa statunitense. È una prima parte di giornata all'insegna della volatilità per il titolo C3.ai, con le quotazioni che al giro di boa guadagno quasi l'1% a 15,15 dollari.
Con un'impostazione di fondo ribassista, nel breve periodo la conferma sopra i 15 dollari, che rappresentano gli ex minimi toccati nello scorso mese di agosto e settembre, dovrebbe favorire un recupero delle quotazioni. In questo caso si avrebbe un primo obiettivo i 15,60-15,70 dollari e successivamente i 16,5-16,6 dollari, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che l'indicatore daily del Supertrend.
Nel caso in cui tali aree dovessero essere lasciate alle spalle, si assisterebbe a una continuazione del recupero, partito dai minimi di periodo toccati lo scorso 21 novembre, con prossimi target i 17 dollari e a seguire i 18-18,5 euro. Per avere un allentamento della pressione ribassista, i corsi dovrebbero però spingersi oltre i top degli ultimi 4 mesi situati sulla soglia dei 20 dollari.
Al contrario un ritorno del titolo sotto i 15 dollari, aprirebbe la strada a nuove vendite, il cui primo obiettivo sarebbe situato sui 14 dollari. La perdita di questi sostegni darebbe ancora forza alla tendenza ribassista con prossimi target i 13 dollari e a seguire i minimi di periodo posti sui 12,6-12,5 dollari, che rappresentano i minimi degli ultimi 34 mesi.
Nel caso in cui dovessimo assistere alla violazione di queste ultime aree, si avrebbe un ulteriore indebolimento della struttura grafica, con prossimi target i minimi di sempre situati sulla soglia dei 10 dollari.
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