L'ottimismo che si respira sui colloqui tra Usa e Cina in tema di dazi, con l'incontro di giovedì prossimo tra Trump e Xi, sostiene il sentiment positivo degli investitori. I mercati azionari europei inaugurano così la nuova settimana all'insegna degli acquisti.
In questo contesto il FTSE Mib si spinge in direzione dei 42.700-42.750 punti, sopra i quali dovremmo avere ulteriori allunghi in direzione delle prossime resistenze poste sui 43 mila punti. Al contrario nuovi segnali di debolezza si avrebbero solo con il ritorno dei corsi sotto i 42 mila punti.
Tra i titoli da seguire sui mercati europei troviamo Novartis, dopo che l'azienda farmaceutica si è resa protagonista di una nuova acquisizione. Andiamo a vedere di chi si tratta.
Novartis acquista Avidity Biosciences
Il colosso farmaceutico svizzero torna protagonista nel settore delle biotecnologie, comunicando nelle ultime ore la più grande acquisizione degli ultimi 10 anni. Nello specifico con un esborso di 12 miliardi di dollari ha rilevato Avidity Biosciences, azienda biotech a stelle e strisce. L'offerta, pari a 72 dollari per azione, equivale a un premio di quasi il 46% rispetto alla chiusura del titolo nella seduta di venerdì scorso al Nasdaq.
L'obiettivo da parte del gruppo elvetico è quello di avere accesso a nuove terapie, che dovrebbero impattare sulla crescita nel corso dei prossimi anni. Nel dettaglio l'operazione rafforzerà il settore neurologico di Novartis, con tre programmi in fase avanzata di sviluppo incentrati su malattie neuromuscolari di origine genetica.
Inoltre prima della conclusione della transazione, attesa entro i primi 6 mesi del prossimo anno, Avidity scorporerà i suoi programmi cardiologici iniziali in una nuova società, la SpinCo.
Grazie a questa acquisizione il gruppo guidato dall'amministratore delegato, Vas Narasimhan, ha alzato le stime di crescita media annua tra il 2024 e il 2029, passando dal 5% al 6%. Questo grazie al lancio di nuovi prodotti che dovrebbero aprire opportunità di mercato per diversi miliardi di dollari.
Due dei tre farmaci in fase avanzata potrebbero raggiungere vendite annuali di diversi miliardi di dollari, mentre il terzo avrebbe un potenziale di fatturato compreso tra i 500 milioni di dollari e il miliardo di dollari.
Avidity dispone di una pipeline di prodotti nelle prime e medie fasi di sperimentazione clinica. Inoltre è specializzata nella ricerca e nello sviluppo di farmaci per malattie genetiche rare, come la distrofia muscolare di Duchenne e altre patologie muscolari.
A questo proposito il gruppo californiano ha presentato risultati clinici positivi per il suo farmaco sperimentale Del-zota, destinato al trattamento della distrofia muscolare, la cui domanda di approvazione regolatoria dovrebbe essere presentata entro la fine dell’anno.
Azioni Novartis: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese sulle azioni Novartis sulla Borsa svizzera. È stato un finale di settimana all'insegna della debolezza per il titolo che, con un calo dello 0,42%, ha chiuso le contrattazioni in area 104,08 franchi.
Con un'impostazione di fondo confermata al rialzo, nel breve periodo la tenuta dei primi supporti situati sui 102 franchi, dovrebbe supportare la continuazione del movimento primario prima verso i 106 franchi e successivamente i top di periodo sui 107 franchi.
Nel caso in cui anche queste aree resistenziali dovessero essere messe alle spalle, si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico. In questo caso i prossimi obiettivi sarebbero situati sui 110 franchi e a seguire i 115 franchi.
Al contrario la perdita dei 102 franchi dovrebbe aprire la strada a una fase correttiva, che potrebbe essere sfruttata con delle operazioni short.
In questo caso il primo obiettivo del ribasso dovrebbe essere situato sui 100,56 franchi, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 1 ottobre, e in seguito i 98,25 dollari.
Nel caso in cui anche tali sostegni dovessero essere violati, si assisterebbe a una continuazione delle vendite fin verso i minimi toccati lo scorso mese di settembre sui 96 euro.
Dal punto di vista operativo la perdita di questi ultimi sostegni dovrebbe indebolire la struttura grafica di medio termine, con prossimi target ribassisti sui minimi degli ultimi 5 mesi in area 91,20 franchi.
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