I dati dell'inflazione USA portano a nuovi record storici Wall Street, con il mercato che in vista della riunione della Fed di prossima settimana prezza con maggior convinzione un nuovo taglio del costo del denaro americano. Se il consensus era già ampiamente settato per un taglio di 25 punti base dei tassi di interesse mercoledì prossimo, ora crescono le percentuali per un ulteriore revisione al ribasso dei tassi in occasione del meeting di dicembre.
L'euforia americana non ha tuttavia contagiato i listini europei, con i principali indici di Borsa del Vecchio Continente che hanno chiuso l'ultima seduta della settimana in ordine sparso. In questo contesto il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni in guadagno dello 0,25% a 42.486,67 punti.
Rispetto agli ultimi aggiornamenti non cambia la view sull'indice italiano che, con il superamento dei 42.500 punti, dovrebbe proseguire il suo trend ascendente in direzione dei 42.700-42.750 punti e a seguire verso la soglia dei 43 mila punti. Al contrario nuovi segnali di debolezza si avrebbero solo con il ritorno dei corsi sotto i 42 mila punti.
Tornando a focalizzarci sul mercato americano, tra i titoli che oggi si stanno mettendo in mostra a Wall Street troviamo Ford. La casa automobilistica a stelle e strisce sfrutta il traino dei conti trimestrali presentati nella serata di ieri. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Ford: fatturato trimestrale in aumento del 9%
Nella serata di ieri Ford ha comunicato i conti del 3° trimestre, che hanno confermato la solidità del piano industriale messo in campo dalla società sul finire dello scorso anno. Nello specifico il gruppo automotive ha terminato il periodo luglio-settembre con un fatturato in crescita del 9% a 50,5 miliardi di dollari, grazie sia alla tenuta del business tradizionale che alla buone performance registrato nel settore elettrico. Il dato è superiore sia rispetto al consenso posto a 46,9 miliardi di dollari che ai 50,18 miliardi del trimestre precedente.
In deciso aumento l'utile netto che passa da 300 milioni di dollari a 2,4 miliardi di dollari, con un Ebit rettificato sugli stessi livelli del 2024 a 2,6 miliardi di dollari. Su quest'ultimo dato da segnalare un impatto negativo di 700 milioni di dollari derivanti dai dazi commerciali. L'utile per azioni rettificato è stato di 0,45 dollari, rispetto ad attese situate a 0,35 dollari, ma in calo rispetto agli 0,49 dollari dello stesso periodo del 2024.
Il flusso di cassa operativo del trimestre è stato pari a 7,4 miliardi di dollari, con un flusso di cassa rettificato di 4,3 miliardi di dollari. In scia a questi dati la società ha approvato un dividendo ordinario di 0,15 dollari, pagabile il 1° dicembre agli azionisti registrati alla chiusura delle contrattazioni del 1° novembre.
Nel corso della presentazione dei dati il Ceo e Presidente della società, Jim Farley, ha fatto il punto sull'incendio presso lo stabilimento di alluminio di Novelis, nei pressi di New York. Si prevede che questa interruzione possa impattare sia sull’Ebit rettificato che sul Free Cash Flow.
La società ora prevede un Ebit rettificato di 6,0-6,5 miliardi di dollari, in calo rispetto al precedente intervallo di 7,0-8,5 miliardi di dollari, e un Free Cash Flow rettificato di 2,0-3,0 miliardi di dollari. La spesa in conto capitale è prevista a circa 9,0 miliardi di dollari.
Azioni Ford: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come si stanno muovendo le azioni Ford a Wall Street. Con volumi in accelerazione rispetto alle sedute precedenti, è una giornata in deciso rialzo per il titolo che, con un rialzo superiore al 10%, si porta sui top degli ultimi 15 mesi in area 13,7 dollari. Il movimento odierno non solo va a rafforzare il quadro grafico presente sulle azioni ma ha spinto le quotazioni a chiudere l'ampio gap-down lasciato aperto il 25 luglio del 2024 a 13,59 dollari.
Dal punto di vista operativo le attese sono per una continuazione del trend ascendente che dovrebbe spingere i corsi prima verso i 14 dollari e a seguire i top degli ultimi 27 mesi posti sui 14,80 dollari. In questo contesto eventuali prese di beneficio che dovessero riportare le quotazioni verso i 13 dollari, verrebbero lette come delle nuove occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita di questi supporti, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, dovrebbe aprire la strada a una fase discendente con un primo obiettivo i 12,6 dollari e in seguito la soglia dei 12 dollari.
Una discesa sotto tali livelli dovrebbe spingere il titolo verso gli 11,70-11,60 dollari, dove verrebbe messa sotto pressione la trendline ascendente che parte dai minimi dell scorso mese di aprile e congiunge quelli del mese in corso.
Una violazione di questi sostegni indebolirebbe il trend di medio periodo, con possibili discese prima verso gli 11 dollari e a seguire i 10,65 dollari, dove troviamo la media mobile di lungo periodo.
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