Le azioni di Nikola non hanno avuto finora alcun beneficio dall'approvazione dell' Inflation Reduction Act negli Stati Uniti. La legge introduce sussidi per l'idrogeno verde fino a 3 dollari a chilogrammo, quindi per il produttore di camion a celle a combustione a idrogeno ciò dovrebbe essere un grande vantaggio. Eppure il titolo in Borsa da allora ha perso circa il 13%. Vi è da dire che, dopo i massimi di 93,99 dollari raggiunti a giugno 2020, nel pieno del boom per le azioni tech a Wall Street, per Nikola è stato un vero calvario. Da quel momento le quotazioni di mercato si sono sgonfiate,
perdendo circa il 95% del loro valore e finendo al di sotto del prezzo IPO di giugno del 2018.
L'ultima seduta alla Borsa di New York ha segnato un calo del 6,68% a 5,03 dollari, in scia al crollo generalizzato di tutti i listini americani dopo che la lettura dell'inflazione USA per il mese di agosto ha deluso fortemente le attese degli investitori. L'aumento dei tassi d'interesse della
Federal Reserve è stato un potente veleno quest'anno per le società tecnologiche nei mercati e il sell-off non ha risparmiato ovviamente neppure le azioni Nikola, che
sono retrocesse del 49%.
Nikola: ecco perché il titolo va comprato
A sostenere il titolo della società americana con sede a Phoenix, in Arizona, è però l'analista di BTIG, Gregory Lewis, che ha alzato il rating da Hold a Buy, con target price a 12 dollari per azione. Questo rappresenta un rialzo del 140% rispetto all'ultima chiusura di mercato. La motivazione dell'endorsement da parte dell'esperto deriva dall'attesa che l'idrogeno sarà un grande beneficiario nel lungo termine nell'ambito della transizione energetica che è in atto. "Con le preoccupazioni sulla sicurezza energetica e il mantenimento a livelli alti delle materie prime, l'idrogeno sarà adottato su larga scala in Europa e in Asia", ha scritto Lewis in un rapporto di ricerca.
Quindi i punti di forza del combustibile verde si basano sull'assenza totale di emissioni di carbonio durante la sua produzione e il suo utilizzo, e sulla maggiore competitività rispetto ad altri combustibili come il gas che sono diventati estremamente costosi. Secondo Lewis, poi vi è il capitolo Stati Uniti, dove gli incentivi governativi determinati dall'Inflation Reduction Act implicheranno una maggiore domanda di idrogeno verde nei prossimi anni.
Tutto questo significa che Nikola vedrebbe migliorate le proprie prospettive, sia sotto il profilo della produzione di camion pesanti alimentati da celle a combustione a idrogeno, sia per quanto riguarda la realizzazione di una rete di stazioni di rifornimento del combustibile verde, sottolinea l'analista.
Gli altri analisti di Wall Street procedono con maggiore cautela. Di quelli che coprono le azioni Nikola, solo un terzo considera il titolo un acquisto, mentre in media le azioni dell'S&P 500 hanno un rating buy per il 58% degli osservatori di mercato. Quanto all'obiettivo di prezzo per Nikola, in media gli analisti puntano su un livello di 10 dollari, praticamente il doppio rispetto alla quotazione attuale.