Si prospetta un inizio di giornata in leggero rialzo sui principali listini azionari europei, il cui focus rimane sempre rivolto alle tensioni geopolitiche e alle prossime mosse delle Banche centrali in tema di tassi di interesse. In questo contesto il FTSE Mib, dopo la pausa di Ferragosto, dovrebbe ripartire dai 23.000 punti con un quadro grafico migliorato dopo la rottura dei 22.800-22.850 punti.
Dal punto di vista operativo, una conferma oltre questi livelli dovrebbe spingere il nostro indice in direzione dei prossimi target rialzisti posti nei pressi dei 23.200-23.300 punti. Al ribasso segnali di debolezza sotto i 22.500 punti. Tra i titoli da monitorare a Milano troviamo Nexi, dopo il rally a cui abbiamo assistito nell'ultima seduta della scorsa ottava.
Nexi: torna l'interesse dei fondi private equity?
Secondo alcuni rumors, Nexi sarebbe oggetto di corteggiamento di alcuni fondi di private equity. L'obiettivo di questi sarebbe, una volta acquistata, procedere al delisting della società, che tra i suoi azionisti vede Poste Italiane e Cdp. Dopo aver perso nel corso degli ultimi 12 mesi oltre il 50% del proprio valore, le basse quotazioni sono tornate appetibili per gli investitori: tra questi troviamo il private equity Silver Lake, i cui contatti con l'azienda si sarebbero interrotti nei mesi passati a causa della distanza tra le parti in tema di prezzo.
Inoltre a riportare interesse sull'intero settore dei pagamenti è stata l'operazione da 4 miliardi di dollari di Global Payments su Evo Payments, che potrebbe fare da apripista ed innescare una reazione a catena che potrebbe appunto coinvolgere la società italiana.
Azioni Nexi: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere come si presenta la struttura grafica del titolo nel breve e medio periodo. Il rally a cui abbiamo assistito sul finire della scorsa settimana e che ha spinto le azioni Nexi oltre i 9,30 euro, ha senza dubbio migliorato la struttura grafica. Nel breve termine, una conferma dei prezzi sopra le vecchie resistenze sui 9,10 euro, dovrebbe far proseguire le quotazioni verso i prossimi target situati sui 9,75-9,80 euro, che rappresentano i top degli ultimi 4 mesi.
L'eventuale violazione di questi livelli aprirebbe la strada ad ulteriori aprezzamenti in direzione dei 10,50-10,60 euro e, successivamente, verso gli 11,45 euro. Al contrario il ritorno dei prezzi sotto la soglia dei 9 euro tornerebbe ad indebolire il titolo, con possibili discese verso i forti sostegni a 8,35-8,40 euro. La rottura di questi ultimi supporti aumenterebbe le possibilità di andare a rivedere i minimi di periodo situati posti sui 7,40-7,45 euro con target intermedi in area 7,95 euro.
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