Netflix ha sbaragliato la concorrenza e si prepara alla prima grande acquisizione della sua storia. Il colosso dello streaming ha infatti vinto l’asta per Warner Bros. Discovery, superando le offerte di Paramount Skydance e Comcast, e ha ora avviato trattative esclusive per definire rapidamente un accordo di fusione destinato a ridisegnare il panorama globale dei media.
Secondo indiscrezioni, Netflix avrebbe messo sul tavolo un’offerta da circa 28 dollari per azione, composta in larga parte da contanti, accompagnata da una breakup fee da 5 miliardi di dollari da corrispondere nel caso in cui i regolatori USA o europei dovessero bloccare l’operazione. Una proposta giudicata più solida e convincente rispetto a quelle delle rivali.
Una svolta storica per Netflix
L’accordo, se finalizzato, permetterebbe a Netflix di integrare i grandi asset di Warner: gli storici studi cinematografici e televisivi di Burbank, una vasta libreria di franchise iconici come Harry Potter e Superman e soprattutto la piattaforma HBO Max, casa di serie di culto tra cui The Sopranos, Succession e The White Lotus.
Prima della fusione, Warner procederà allo scorporo delle reti via cavo – tra cui CNN, TBS e TNT – che non rientrano negli interessi strategici di Netflix. Warner Bros. Discovery oggi vale oltre 60 miliardi di dollari, ma la divisione TV tradizionale soffre un forte declino, con ricavi in calo del 23% nell’ultimo trimestre.
Per Netflix si tratta di una scelta strategica senza precedenti: la società ha sempre privilegiato la crescita organica, evitando grandi acquisizioni. Ma la pressione competitiva, da Disney a Paramount, fino a YouTube di Google, e la crisi prolungata di Warner hanno creato una finestra irripetibile.
Netflix conta 39 miliardi di dollari di ricavi annuali, 14.000 dipendenti e una capitalizzazione da 438 miliardi: sette volte quella di Warner, che ha 40 miliardi di fatturato e 35.000 dipendenti. Una fusione tra i due gruppi creerebbe un nuovo gigante mondiale dei contenuti, con un potere senza precedenti nella produzione e distribuzione.
L’operazione potrebbe anche cambiare il modello di business hollywoodiano: Netflix ha sempre rifiutato una distribuzione cinematografica estesa dei propri film, preferendo lo streaming, mentre Warner mantiene una forte presenza in sala.
La protesta di Ellison e il nodo antitrust
La vittoria di Netflix ha provocato la reazione di David Ellison, alla guida della nuova Paramount Skydance, che aveva presentato un’offerta da 27 dollari per azione e che nelle ultime ore ha accusato Warner di aver favorito Netflix nonostante i possibili rischi antitrust derivanti dal suo dominio nello streaming.
Ellison confidava anche nella vicinanza della sua famiglia all’amministrazione Trump: il padre, Larry Ellison, fondatore di Oracle, è uno dei maggiori sostenitori del presidente. Analisti ritengono possibile che gli Ellison valutino ricorsi nel caso in cui la fusione tra Netflix e Warner venisse confermata. Vediamo ora il quadro grafico e la possibile strategia.
Azioni Netflix: analisi tecnica e strategie operative

Le azioni Netflix rimangono impostate al ribasso, all’interno della tendenza ribassista in atto dai massimi segnati a fine giugno in area 134 dollari. L’attuale struttura favorirebbe l’implementazione di strategie short di breve termine, finché non verrà superata la resistenza statica a 107,40 dollari.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una possibile fase negativa fino a fine dicembre, seguita da una possibile fase rialzista che potrebbe durare fino a metà febbraio.


Il tool “Projection” della piattaforma Forecaster, con scadenza a un mese, evidenzia – nello scenario “best match” – dapprima un ribasso fino ad area 94 dollari e un successivo rialzo verso zona 116 dollari, prima di un nuovo storno. Guarda il video di presentazione della funzionalità, PREVEDERE I MERCATI CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: la nuova funzionalità di Forecaster Terminal.

Si potrebbero dunque valutare strategie long in caso di segnali di forza in area 102-101,80 dollari. Eventuali posizioni in acquisto potrebbero avere un primo obiettivo in area 107 dollari e un secondo target in zona 114-116 dollari.
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