Dopo la debolezza della scorsa settimana è stata una giornata all'insegna degli acquisti per i mercati azionari del Vecchio Continente, capaci di chiudere la prima seduta dell'ottava in generale rialzo grazie anche al traino giunto dagli Stati Uniti dove gli indici hanno aggiornato i massimi storici. L'effetto Trump continua a guidare il sentiment degli investitori.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato le contratazioni nei pressi dei 34.350 punti, segnando un guadagno dell'1,6%. Dal punto di vista operativo il superamento dei 34.000 punti, dovrebbe ora favore ulteriori acquisti prima verso i 34.500-34.550 punti e a seguire in direzione dei 34.700-34-800 punti. Al contrario un ritorno dei prezzi sotto i 34.000 punti, aprirebbe le strada a nuove vendite prima in direzione dei 33.500-33.550 punti e a seguire i 33.300-33.250 punti.
Guardando proprio a Wall Street e a quei settori che stanno traendo maggior beneficio dalla vittoria di Donald Trump alle ultime elezioni presidenziali, tra i titoli da seguire in queste ore troviamo MicroStrategy. Il rally di Bitcoin, arrivato ormai a ridosso degli 85mila dollari, sta infatti sostenento le quotazioni dell'azienda fondata da Michael Saylor. Andiamo a vedere le ultime novità in merito.
MicroStrategy: continuano gli acquisti di Bitcoin
E' un inizio di settimana all'insegna di nuovi acquisti per il titolo MicroStrategy, con la società che ha comunicato di aver acquistato tra lo scorso 31 ottobre ed il 10 novembre ulteriori 27.200 bitcoin, divenuto nel tempo il suo principale asset, per quasi 2,03 miliardi di dollari ad una media di 74,463 dollari.
Al 20 settembre 2024 la società deteneva 252.220 Bitcoin ad un prezzo medio di acquisto di 39,298,18 dollari. Con gli ultimi acquisti il totale di Bitcon arriva a 279.420, a un prezzo medio di circa 42.692 dollari. La liquidità per gli ultimi acquisti sarebbe arrivata dalla vendita di azioni per un controvalore complessivo di 2,03 miliardi di dollari.
Ricordiamo che durante le scorse settimane l'azienda fondata da Michael Saylor aveva lanciato il suo nuovo “Piano 21/21”, un progetto che avrebbe come obiettivo quello di raccogliere 42 miliardi di dollari da destinare all’acquisto di Bitcoin nei prossimi tre anni.
La società prevede di suddividere la raccolta tra offerte azionarie e obbligazioni a reddito fisso, con l’obiettivo di ottenere 21 miliardi di dollari per ciascuna fonte. La raccolta di capitale per il piano sarà distribuita in tre fasi annuali, con l’obiettivo di raccogliere 10 miliardi di dollari nel 2025, 14 miliardi di dollari nel 2026 ed infine 18 miliardi di dollari nel 2027.
Per il Ceo del Gruppo, Phong LE, MicroStrategy in qualità di Bitcoin Treasury Company, prevede di utilizzare il capitale aggiuntivo per acquistare più Bitcoin come riserva di tesoreria in modo che tutto questo possa consentirle di raggiungere un rendimento di Bitcoin più elevato.
Azioni MicroStrategy: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come si sta muovendo l'azione a Wall Street. Dopo aver chiuso la scorsa settimana con un guadagno del 17,7% sui nuovi massimi in area 270 dollari, la nuova ottava si è aperta all'insegna del rally per il titolo MicroStrategy con i prezzi che si portano in direzione dei 320 dollari.
Con un'impostazione di fondo rialzista e con tutti gli indicatori di forza sui top di periodo, le attese sono per una continuazione di questo movimento ascendente prima in direzione dei 330-335 dollari e successivamente verso i 350 dollari. In questo contesto rialzista eventuali prese di beneficio che dovessero riportare i corsi verso i 220-225 dollari, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Al contrario una discesa sotto i livelli appena menzionati, dovrebbe aprire le porte ad una fase correttiva più marcata con un primo obiettivo ribassista i 200 dollari. Dal punto di vista operativo la perdita di tali supporti dovrebbe far proseguire le vendite in direzione dei 185 dollari, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, e a seguire i 175 dollari.
Nel caso in cui anche questi ultimi supporti dovessero essere violati, si avrebbe un indebolimento del quadro grafico con prossimi target i 150-145 dollari, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo, ed in seguito i minimi dello scorso mese di settembre in area 115-110 dollari.
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