Insieme ad altre grandi aziende tecnologiche messe sotto pressione dalle turbolenze di mercato, le
azioni Microsoft stanno attraversando un periodo di difficoltà a Wall Street. Da inizio anno, il titolo del gigante di Redmond ha perso quasi il 13% della sua capitalizzazione di mercato, che ora ammonta a 2.734 miliardi di dollari (secondo posto tra le aziende di maggior valore al mondo).
C'è stato un periodo in cui Microsoft aveva scavalcato Apple, ora tornata prima, conquistando la maglia rosa nella classifica generale. Allora tutti volevano acquistare le azioni di una società che sfoderava una crescita sostenuta e una solidità economico-finanziaria invidiabile.
Ora però gli investitori nutrono qualche dubbio, soprattutto sul fronte dell'intelligenza artificiale. Nella nuova tecnologia l'azienda ha previsto piani miliardari di spesa, che però non si stanno traducendo sostanzialmente in un ritorno economico. La Big Tech recentemente ha annullato contratti di locazione per data center negli Stati Uniti e in Europa, segno del fatto che la società potrebbe aver realizzato di essersi spinta oltre. In sostanza, gli investimenti per l'infrastruttura necessaria a contenere la quantità enorme di dati richiesti dal'AI (Artificial Intelligence) potrebbero rispecchiare un'offerta ben superiore alla domanda in prospettiva.
Tra coloro che hanno venduto le azioni Microsoft troviamo il fondo di investimento Blue Whale, proprio a causa delle preoccupazioni che la società stesse spendendo troppi soldi per l'intelligenza artificiale. Il fondo ha iniziato a vendere in maniera aggressiva già verso la fine dello scorso anno, per poi smantellare completamente la partecipazione quest'anno. "La spesa potrebbe presto superare la sua generazione di cassa", ha osservato Stephen Yiu, gestore di Blue Whale.
Gli investitori si sono allontanati dalle azioni Microsoft anche perché è stato rilevato un certo rallentamento negli abbonamenti dell'azienda, specialmente riguardo il pacchetto Office, considerato ormai un prodotto maturo. Inoltre, nelle sue principali fonti di crescita del business, ossia il cloud Azure e Dynamics 365, Microsoft non è il leader di mercato.
Azioni Microsoft: ecco perché andrebbero acquistate
Il calo delle azioni in Borsa però ha abbassato la valutazione del titolo e ciò potrebbe essere un'occasione propizia per gli investitori per entrare a mercato. Di questo sono convinti gli analisti di Morningstar, secondo cui il titolo è sottovalutato di oltre il 20% e andrebbe acquistato in un'ottica di lungo periodo. Gli esperti della società di ricerca e analisi americana stimano un valore delle azioni di 490 dollari, mentre l'ultima chiusura a Wall Street si è attestata a quasi 368 dollari.
"Microsoft è ora un'azienda più focalizzata che offre un'impressionante crescita dei ricavi con margini elevati e in espansione e legami più profondi con i clienti", hanno scritto gli analisti. "Crediamo che Azure sia il fulcro della nuova Microsoft. Anche se stimiamo che sia già un business di circa 75 miliardi di dollari, è cresciuto a un impressionante tasso del 30% nell'anno fiscale 2024".
Gli esperti rilevano anche come Microsoft stia spostando i suoi prodotti locali tradizionali per farli diventare soluzioni basate sul cloud. Le applicazioni critiche includono LinkedIn, Office 365, Dynamics 365 e Power Platform, e "questi spostamenti ora hanno superato la metà del percorso e non sono più un freno finanziario", hanno sottolineato. Sul versante dell'intelligenza artificiale, infine, Microsoft è "leader grazie ai suoi investimenti in OpenAI", hanno evidenziato gli analisti.