In una giornata che dovrebbe essere contrassegnata da volumi in calo in scia alla chiusura di Wall Street per le festività del Giorno del Ringraziamento, i listini azionari europei aprono la quarta seduta della settimana all'insegna della cautela.
Con il focus rivolto ai colloqui per arrivare a una pace in Ucraina, il FTSE Mib si conferma in apertura di seduta sopra la soglia dei 43 mila punti. La tenuta di questi livelli dovrebbe far proseguire il trend di breve periodo al rialzo, con prossimi obiettivi situati sui 43.250-43.300 punti e a seguire i 43.550-43.600 punti. Al contrario nuovi segnali di debolezza si avrebbero solo con la violazione dei forti supporti situati sui 42 mila punti.
Tra i titoli da monitorare in queste ore a Piazza Affari troviamo MFE, dopo che nella serata di ieri il Biscione ha comunicato una nuova acquisizione. Andiamo a vedere di chi si tratta.
MFE acquista il 32,9% della portoghese Impresa
Dando seguito ai rumors che erano circolati nello scorso mese di settembre, MFE ha comunicato nella serata di ieri di aver raggiunto un accordo di investimento con la portoghese Impresa, società operante nel settore dei media e controllata dalla famiglia Balsemao.
Nel dettaglio l'operazione prevede la sottoscrizione di nuove azioni pari al 32,9% del capitale, leggermente sotto la soglia d'Opa che in Portogallo è posta al 33,3%, tramite l'emissione di 82,5 milioni di nuove azioni al prezzo unitario di 0,21 euro, corrispondente alla media ponderata degli ultimi sei mesi. L'esborso da parte del gruppo italiano dovrebbe essere di poco superiore ai 17 milioni di euro.
Impresa, quotata alla Borsa di Lisbona, è uno dei principali gruppi media portoghesi, ha chiuso il 2024 con una perdita di 66,2 milioni di euro a seguito di consistenti svalutazioni. Cifra nettamente superiore alla perdita di 2 milioni di euro che si era registrata nel 2023. Per quanto riguarda i ricavi sono stati pari a 182,3 milioni di euro, in linea con il 2023, mentre l'Ebitda è cresciuto del 19,5% raggiungendo i 18,4 milioni di euro.
L'operazione di queste ultime ore, che va ad ampliare il raggio d'azione editoriale di MFE nella penisola iberica, si inserisce nella strategia del Biscione il cui obiettivo, grazie all'integrazione di contenuti, raccolta pubblicitaria e tecnologia, è quello di costruire un polo europeo dei media capace di poter competere su scala continentale. L'acquisizione che dovrebbe concludersi entro i primi mesi del prossimo anno, sarà finanziata interamente da MFE con risorse proprie e non avrà nessun impatto sulla guidance del 2025.
Azioni MFE A: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire le attese sulle azioni MFE A nel breve e medio periodo. È stata una giornata in leggero territorio positivo quella di ieri per il titolo MFE A, che ha terminato le contrattazioni in area 3,15 euro. Con un'impostazione breve periodo al rialzo, il movimento di ieri ha confermato le azioni sopra la media mobile di lungo periodo posta sui 3,10 euro.
Una conferma oltre questi livelli dovrebbe far proseguire il recupero in direzione dei 3,16-3,18 euro, dove transita l'indicatore daily del Supertrend, e a seguire i top degli ultimi due mesi situati sui 3,25-3,26 euro. L'eventuale superamento di queste aree andrebbe a rafforzare nel medio periodo la struttura grafica del titolo, con possibili ulteriori apprezzamenti fin versi i 3,5 euro, con target intermedi sui 3,38-3,40 euro.
Nel caso in cui anche queste ultime aree dovessero essere lasciate alle spalle, si assisterebbe a una continuazione degli acquisti fin verso i prossimi target situati nelle vicinanze dei 3,5 euro.
Al contrario un ritorno delle quotazioni sotto la soglia dei 3 euro, dovrebbe aprire la strada per un test sui minimi degli ultimi 3 mesi in area 2,93 euro. Dal punto di vista operativo la violazione di tali livelli andrebbe a riattivare la tendenza di medio periodo discendente, con prossimi obiettivi i 2,88.2,87 euro e successivamente i 2,75 euro.
Nel caso in cui anche questi ultimi sostegni non dovessero arrestare la spinta ribassista, aumenterebbero le possibilità di nuove discese verso i 2,67-2,65 euro e a seguire in direzione dei minimi intraday annuali toccati nello scorso mese di aprile in area 2,50 euro.
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