Meta Platforms è tra i titoli del settore tecnologico statunitense che peggio sta performando da inizio anno. La società ha fornito risultati più deboli del previsto nel secondo trimestre. Le entrate nel periodo sono diminuite dell'1% a 28,82 miliardi di dollari rispetto allo stesso trimestre del 2022.
Secondo il Wall Street Journal, è la prima volta che i ricavi trimestrali dell'azienda sono diminuiti rispetto al trimestre di un anno fa. La cifra ha mancato le stime di consenso fissate a 28,94 miliardi di dollari. I costi e le spese totali sono ammontati a 20,46 miliardi di dollari, con un aumento del 22% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.
Ancora più problematico, il CEO Mark Zuckerberg ha lanciato l'allarme su una possibile recessione economica in arrivo. Il management si aspetta che le entrate del terzo trimestre 2022 oscilleranno tra 26 e 28,5 miliardi di dollari. Secondo i dati IBES di Refinitiv, gli analisti si aspettavano un fatturato di 30,52 miliardi di dollari. La guida ai ricavi riflette un contesto pubblicitario debole guidato dall'incertezza macroeconomica.
Tuttavia, gli utenti attivi giornalieri di Facebook si sono attestati in media a 1,97 miliardi a giugno 2022, con un aumento del 3% rispetto al periodo di un anno fa. Gli utenti attivi mensili sono aumentati dell'1% rispetto al periodo di un anno fa a 2,93 miliardi al 30 giugno 2022.
Gli analisti di Morgan Stanley hanno modificato la valutazione a “Overweight” con prezzo obiettivo a 205 dollari, osservando che il mercato degli annunci online sembra tenere relativamente bene e si aspettano ancora circa l'11% di crescita degli annunci online negli USA su base annua nel 2022. Vediamo ora il quadro tecnico e come operare sul titolo.
Azioni Meta Platforms: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Meta Platforms è fortemente orientato al ribasso nel medio periodo, in particolare dai massimi registrati a settembre 2021 in area 380 dollari per azione. Nelle ultime settimane i corsi hanno violato importanti supporti statici evidenziando una forte predominanza dei venditori.
Con le recenti vendite sono stati violati i supporti a 154 dollari, livello che aveva temporaneamente fermato le vendite tra giugno e settembre 2022, e gli importanti minimi segnati a marzo 2020 in area 137 dollari. Ora i prezzi hanno reagito a contatto con il supporto statico a 123,50 dollari, livello lasciato in eredità dai minimi registrati a dicembre 2018.
Da quest’area si potrebbe assistere ad un movimento di rimbalzo di breve termine che potrebbe consentire l’implementazione di strategie di matrice ribassista in linea con il trend dominante. In tal senso va evidenziata l’area di prezzi compresa tra i 142 e i 140 dollari, zona dalla quale segnali di debolezza potrebbero dare il via ad operazioni di vendita.
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