Prevedere quali rischi futuri possono ricadere sui mercati finanziari e condizionarne le quotazioni non è semplice. A volte accadono cose che mai si sarebbero immaginate, come l'ultimo cigno nero di marzo del 2020, che si è materializzato con una pandemia di portata storica.
Gli investitori e gli analisti potrebbero al più preconizzare degli scenari in base a variabili che possono relativamente controllare, come le aspettative inflazionistiche, i tassi d'interesse, la crescita e l'occupazione.
In base a queste, gli operatori potrebbero quindi organizzare un piano d'investimento che tenda a proteggere il portafoglio nel caso uno o più eventi negativi dovessero prendere forma. Alla fine la diversificazione e l'utilizzo moderato della leva finanziaria rappresentano sempre degli ottimi ingredienti per attutire il colpo ed evitare catastrofi finanziari.
Mercati finanziari: 7 rischi per il futuro
La sfida in questo periodo storico è riuscire a capire nei prossimi anni cosa potrà accadere di rilevante da insidiare la profittabilità di portafoglio o, in via del tutto speculare, da incrementarne le performance. In base a ciò che sta attualmente succedendo nel contesto politico-finanziario globale, è possibile individuare 7 tipologie di rischio:
Il rischio climatico
Probabilmente è il rischio più importante. Tutte le grandi istituzioni nazionali e sovranazionali stanno remando in un'unica direzione per affrontare il problema del cambiamento climatico. L'accordo di Parigi del 2015 recita che il target di surriscaldamento della temperatura terrestre non deve superare gli 1,5 gradi centigradi e i Paesi si stanno impegnando per fare in modo che entro il 2050 le emissioni di anidride carbonica siano azzerate.
Come questo si riverserà sui mercati? I titoli verdi dovrebbero essere avvantaggiati e quindi tutti gli assets che si basano sull'energia tradizionale pagherebbero dazio. Ma siamo di fronte a un problema di fabbisogno, di conseguenza il dubbio è: se il raggiungimento dell'obiettivo impone dei ritardi?
Il rischio demografico
La popolazione mondiale è in aumento e si pone una questione di ridistribuzione, con un problema migratorio molto forte. Con questo, cosa ne sarà della forza lavoro nel contesto economico globale, tenuto conto anche che in alcuni Paesi vi è un costante invecchiamento?
La Cina pensa entro il 2025 di rimuovere qualsiasi restrizione alle nascite, il che potrebbe avere come conseguenza quella di invertire una rotta. La pandemia in tal senso ha assestato un colpo da cui non è facile riprendersi.
Il rischio dell'intelligenza artificiale
L'intelligenza artificiale procede di pari passo con l'innovazione e la creatività, ma l'incognita è dove essa ci porta. Se tutto ciò conduce a fare a meno della forza lavoro, della privacy e delle proprie libertà a questo punto la cosa potrà avere effetti deleteri sul benessere complessivo. Investire sui titoli legati all'intelligenza artificiale può essere molto suggestivo, ma gli sviluppi futuri saranno sicuramente incerti.
Il rischio geopolitico
La globalizzazione ha generato negli anni dei cambiamenti profondi nella nostra società, che si sono riverberati sull'economia in termini di crescita e di qualità del lavoro. Le conseguenze non sono state sempre positive e la pandemia ne è una dimostrazione.
I conflitti poi per la supremazia tecnologica a volte sono stati poco salutari per i mercati finanziari e, visto l'andazzo, poco lascia intendere che tra le più grandi superpotenze i rapporti saranno molto più sereni in futuro.
Il rischio inflazione
Fino a prima che scoppiasse la pandemia nemmeno si parlava di inflazione. Anzi erano molti i Paesi che lottavano da anni per combattere il fenomeno inverso, ovvero di prezzi che faticavano a crescere. Il Covid-19 segnerà probabilmente uno spartiacque tra due epoche, dove la nuova sarà determinata da aumenti della domanda con conseguente rincaro dei prodotti commercializzati sul mercato.
Prezzi più alti non sono un toccasana per alcune tipologie di azioni, come quelle tecnologiche le quali, attraverso il canale dei tassi, potrebbero vedere più onerosi gli investimenti delle società per la crescita.
Il rischio social trading
Il divampare delle piattaforme di social trading come Reddit ha inaugurato una nuova generazione di trader sui mercati finanziari e una nuova tipologia di asset: il meme stock. Quanto successo a titoli come GameStop, AMC Entertainment e altri ne è la dimostrazione più palese.
Lo stesso discorso vale per le criptovalute e i Non Fungible Token. Abituarsi a vedere in un giorno guadagni e perdite a due o tre cifre, è quanto di più pericoloso possa esistere per un investitore savio.
Il rischio SPAC
Nel 2020 i veicoli con assegno in bianco sono esplosi negli Stati Uniti, in altre parti del mondo non sono decollati del tutto. Negli ultimi tempi vi è stato un rallentamento, al punto che qualcuno ha già parlato di bolla.
Le prospettive per un investitore che punta sulle SPAC potrebbero essere interessanti, vista la tipologia di aziende target con cui tali società si fondono. Il rischio è che spesso si nascondono delle trappole e non sempre una volta avvenuta la quotazione l'investimento si rivela essere un affare.