Il mese di agosto sui
mercati azionari non si può dire sia stato all'insegna della noia. Anche con liquidità limitata e la maggior parte degli investitori in vacanza, le turbolenze non sono mancate. Anzi, a inizio mese si è verificata una scossa sismica che ha riportato alla mente il
Black Monday del 19 ottobre 1987, quando le Borse di tutto il mondo collassarono e Wall Street perse in una sola seduta il 22%. Una catastrofe di quella portata stavolta non si è vista, ma le sensazioni sono state tali almeno per qualche giorno. Basti pensare che la Borsa di Tokyo è affondata di oltre 12 punti percentuali in una sola seduta, salvo poi recuperare nelle sessioni successive.
A far saltare l'equilibrio sui mercati hanno contribuito le
paure recessive negli Stati Uniti dopo gli allarmanti dati sull'occupazione americana di luglio e il rialzo dei tassi di interesse della
Bank of Japan che ha determinato
l'implosione del carry trade in yen.
Un'analisi dei giorni scorsi di Goldman Sachs ha messo in luce che il sell-off è stato inasprito dalle strategie di trading sistematiche, comprese quelle gestite dagli hedge fund. Si tratta di meccanismi che includono codifiche e algoritmi in grado di guidare le decisioni di trading e investimento. "Uno dei fattori che ha guidato il crollo sono stati i programmi di trading sistematici utilizzati dai cosiddetti consulenti di trading di materie prime (CTA) che cavalcano le tendenze del mercato, ma quando vengono raggiunte determinate soglie di rischio, richiedono al programma di trading di abbandonare la posizione", ha affermato Scott Rubner, strategist di Goldman Sachs.
Mercati azionari: cosa aspettarsi ora?
Dopo la grande paura, i mercati azionari si sono calmati. Analisti e investitori però stanno già proiettando la loro visione a quanto accadrà in autunno, quando tutti gli operatori saranno rientrati dalle ferie e la liquidità tornerà a livelli normali.
Rubner di Goldman Sachs non è molto ottimista, in quanto ritiene che "le vendite continueranno probabilmente in autunno e la seconda metà di settembre potrebbe rivelarsi un ambiente difficile". Tra l'altro, il prossimo mese i fondi pensione si riequilibreranno stagionalmente e "questa volta diminuiranno ulteriormente l'esposizione azionaria per favorire il reddito fisso", ha aggiunto.
Altri grandi strateghi di Wall Street hanno una view opaca sulle quotazioni azionarie. Michael Wilson, strategist di Morgan Stanley, vede l'indice S&P 500 compreso nell'intervallo tra 5.100 e 5.400 punti, ben al di sotto del massimo storico del 16 luglio a 5.669 punti. L'esperto ritiene che i guadagni delle azioni saranno limitati dall’incertezza economica e dalla previsione di utili societari più deboli.
Gli strategist di JP Morgan Chase si aspettano prospettive contrastanti per le azioni durante il periodo estivo, in quanto "la Federal Reserve inizierà a tagliare i tassi di interesse, ma i tagli potrebbero essere visti come reattivi e dietro la curva", hanno affermato.