E' stata una seduta contrastata sui listini azionari europei che, in una giornata che ha visto dati in chiaroscuro sia dall'economia europea che da quella statunitense, hanno chiuso le contrattazioni in ordine sparso. In questo contesto, il FTSE Mib è riuscito a confermarsi sopra i 33.300 punti, mantenendo inalterate le chance di una continuazione degli acquisti verso i 33.500 punti e a seguire i 33.700-33.750 punti.
Al contrario è solo con la perdita dei 32.500 punti che si avrebbe un nuovo segnale di debolezza, con primi obiettivi ribassisti l'area dei 32.000 punti. Tra i titoli che nella giornata odierna hanno registrato una performance negativa troviamo ENI, con la società che in queste ore ha completato la vendita di un proprio asset. Andiamo a vedere di chi si tratta.
Azioni ENI: completata vendita di Naoc a Oando
In queste ore il cane a sei zampe ha comunicato che si sono verificate tutte le condizioni per la vendita di Nigerian Agip Oil Company a Oando. Ricordiamo che NAOC è una società interamente controllata da ENI e attiva in Nigeria nell'esplorazione e produzione di idrocarburi onshore e nella generazione di energia elettrica. Oando è invece la principale società energetica nigeriana quotata sia alla Borsa della Nigeria che a Johannesburg.
L'operazione odierna che ha ottenuto l'approvazione di tutte le autorità competenti, è in linea con la strategia presente nel Piano 2023-2026 di ENI, di ottimizzazione delle attività upstream tramite un ribilanciamento del proprio portafoglio e la dismissione di asset no core.
In Nigeria NAOC detiene partecipazioni societarie in 4 blocchi onshore operati per conto della NAOC JV, nelle centrali elettriche di Okpai 1 e 2 e in due licenze esplorative onshore di cui è anche operatore. In questo contesto la quota del 5% detenuta in Shell Production Development Company Joint Venture non rientra nel perimetro della transazione in quanto rimarrà nel portafoglio di Eni.
In seguito al completamento dell'operazione con Oando PLC, la società guidata da Claudio Descalzi continuerà a essere presente in Nigeria attraverso Nigerian Agip Exploration e Agip Energy and Natural Resources, confermando l’impegno dell’azienda per la salute e la sicurezza delle proprie persone e per l'ambiente.
Azioni ENI: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione nella giornata odierna. Con volumi in diminuzione rispetto alla giornate precedenti, è stata una seduta all'insegna della debolezza per il titolo ENI, con i prezzi che hanno chiuso le contrattazioni in area 14,43 euro.
Dal punto di vista operativo per riprendere il recupero partito dai minimi di agosto da area 13,70-13,75 euro, il titolo dovrebbe portarsi oltre i 14,75-14,80 euro che rappresentano i massimi degli ultimi tre mesi e nei cui pressi troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, sopra i quali dovrebbe proseguire il recupero partito dai minimi di agosto in area 13,70 euro.
In questo caso dovremmo avere un primo obiettivo rialzista situato sui 15 euro, dove chiuderebbe il gap-down lasciato aperto lo sceso 16 maggio e a seguire i 15,25-15,20 euro Nel caso in cui il titolo avesse la forza di lasciarsi alle spalle queste aree resistenziali, si assisterebbe ad una prosecuzione degli acquisti verso i massimi periodo situati in area 15,80 euro.
Al contrario la perdita dei 14,30-14,20 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, dovrebbe far proseguire la fase correttiva sull'azione con un primo target ribassista posizionato in area 13,90 euro ed in seguito i 13,75 euro. Nel caso in cui ci fosse la violazione di questi supporti, si assisterebbe ad un deciso indebolimento del quadro grafico con possibili nuove discese prima verso i 13,50 euro e a seguire sui minimi degli ultimi 12 mesi posti sui 12,65 euro.
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