-
Il principale azionista di Lufthansa dà il via libera al salvataggio dello Stato e il titolo in Borsa spicca il volo;
-
Nella notte patto tra l'azienda e i sindacati per tagli salariali e riduzione delle ore di volo;
-
Italia e Francia provano a salvare le loro compagnie di bandiera, ma intanto gli investitori fuggono dalle linee aeree.
Finalmente una boccata d'ossigeno. L'investitore miliardario Heinze Hermann Thiele ha dato l'endorsement al piano di salvataggio del Governo di 9 miliardi di euro della compagnia di bandiera tedesca. L'azionista, che possiede un pacchetto azionario del 15,5%, ha dichiarato che nell'assemblea degli azionisti di oggi voterà a favore della proposta di una partecipazione statale del 20%, senza opporre alcun veto come si vociferava invece in questi giorni.
Ed è notizia dell'ultima ora che ha approvato la ricapitalizzazione per 6 miliardi di euro di Lufthansa a condizione che, fino quando non verrà ripagato interamente il contributo statale, non sarà possibile distribuire dividendi o effettuare operazioni di buyback sul capitale.Inoltre il Governo tedesco dovrà presentare un piano di ristrutturazione aziendale di 6 anni, a meno che entro 12 mesi non abbia ceduto la sua quota di partecipazione. L'uscita dalla compagnia sarà effettuata a meno che non si detenga una quota inferiore al 25%, secondo fonti governative. Le notizie hanno fatto infiammare le quotazioni azionarie di Lufthansa a Francoforte, che ora salgono del 15%.
Il via libera di Thiele sbroglia una situazione complicata
La notizia è di estrema importanza per il futuro dell'azienda perché evita alla stessa di venire travolta dalla crisi generata dal Covid-19. Ricordiamo che Thiele fino ad oggi si era fermamente opposto all'ingresso diretto dello Stato nella compagnia, suggerendo di farlo attraverso la banca di sviluppo tedesca KfW, per evitare una diretta partecipazione nel consiglio di amministrazione. La situazione si era ingarbugliata perché Berlino stava studiando un piano alternativo che prevedeva l'acquisizione di circa il 10% attraverso l'emissione di azioni senza diritto di sottoscrizione. Per il resto sarebbe stato effettuato un aumento di capitale con la partecipazione di tutti gli azionisti. Un'ipotesi del genere doveva però ottenere il benestare della maggioranza governativa. Ora la presa di posizione del principale azionista di Luthansa ha sbloccato una situazione che si preannunciava essere quasi grottesca.
La notizia fa seguito all'accordo nella notte tra la compagnia e il sindacato tedesco dell'equipaggio di cabina (UFO). Le parti hanno stabilito che verranno effettuati congelamenti salariali, tagli delle ore di volo, congedi non retribuiti per gli assistenti di volo e prepensionamenti con lo scopo di risparmiare 500 milioni di euro ed evitare i licenziamenti. Il patto deve ancora essere approvato da tutti i membri dell'UFO e passare al vaglio dell'assemblea.
Salvataggi statali: le criticità delle compagnie di bandiera
La situazione per le compagnie aeree rimane critica. Le ultime stime per il 2020 da parte dell'Associazione mondiale per le compagnie aeree (IATA) sono allarmanti: un calo complessivo di fatturato di 252 miliardi, ossia 44% in meno rispetto al 2019 e traffico passeggeri decurtato del 38%. Secondo l'associazione ci sarebbe urgenza di un intervento statale per almeno 200 miliardi di dollari.
In questa direzione si stanno muovendo i Governi ma la matassa è tutt'altro semplice da sbrogliare. La Francia ha varato un piano di 7 miliardi di euro per evitare il naufragio di Air France. L'Eliseo quindi torna alle origini dopo la completa privatizzazione della compagnia avviata nel 1999 dall'allora Presidente Jacques Chirac. E nelle ultime ore è stato comunicato dall'azienda un taglio del 10% dell'organico dei piloti e l'eliminazione delle tratte brevi che possono essere effettuate con il treno.
In Italia, il Decreto Rilancio ha previsto uno stanziamento di 3 miliardi per il salvataggio di Alitalia. La situazione però ancora sembra in alto mare. Il MEF è in bilico sulla scelta dei tre advisor per il rilancio della compagnia di bandiera. La newco non è stata ancora costituita e secondo indiscrezioni di stampa se ne riparlerà non prima di metà luglio.
Le prospettive in definitiva non sono rosee, il Coronavirus ha inferto un colpo letale per tutto il settore dei viaggi e le difficoltà tecniche da parte degli Stati di potere entrare nelle strutture societarie per evitare il default rendono difficile ipotizzare una ripresa in tempi rapidi. Quanto basta perché grandi investitori come Warren Buffett abbiano chiuso la saracinesca alle linee aeree nella costruzione del loro portafoglio di investimenti.