Leonardo è tra i titoli maggiormente monitorati a Piazza Affari nelle ultime ore, dopo che nella seduta di ieri il titolo ha rivisto per la prima volta i massimi di settembre 2000. Le azioni della big cap italiana del settore della difesa hanno beneficiato delle ultime dichiarazioni del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha esortato i Paesi NATO ad aumentare le spese militari.
Parlando in una conferenza dalla residenza di Mar-a-Lago, in Florida, Trump ha chiesto di portare la spesa militare sul PIL dei Paesi NATO dal 2% al 5%. Per avere un metro di misura, l'Italia spenderà l'1,57% del PIL in difesa quest'anno e punta a raggiungere il 2% nel 2028.
Gli analisti di Equita SIM, che mantengono la raccomandazione “Buy” su Leonardo, avvertono però che “vari Paesi avrebbero problemi di budget per raggiungere questo target a meno che le spese militari non vengano escluse dal calcolo del deficit”.
La mossa di Trump potrebbe essere più che altro una “moral suasion per ottenere un’accelerazione verso il 2% o un livello superiore, sebbene inferiore al 5%. L’Italia, per esempio, ha come obiettivo di arrivare al 2% nel 2028, partendo dall’1,57%”.
Gli esperti della SIM ritengono inoltre che le discussioni in merito ad un aumento della spesa militare continueranno nei prossimi mesi, anche se dovessero terminare le principali guerre in atto a livello globale. In questo contesto, vediamo ora il quadro tecnico e l’operatività.
Azioni Leonardo: analisi tecnica e strategie operative
Le azioni Leonardo si confermano impostate al rialzo nel breve periodo, in particolare dai minimi registrati a ottobre in area 20 euro. Con il balzo registrato nella seduta di contrattazioni di ieri, i prezzi hanno violato al rialzo la resistenza a 26,80 euro, fornendo un nuovo segnale a favore dei compratori.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster – gli archi temporali osservati mostrano una fase positiva che potrebbe estendersi fino a inizio maggio, seguita da una potenziale prolungata fase di debolezza fino alla terza decade di giugno. Il numero di occorrenze positive per il mese di gennaio è ampiamente sopra al 50% su tutti gli archi temporali.
A livello operativo quindi, si potrebbero attendere segnali di forza sul livello statico violato ieri a 26,80 euro, prima di valutare strategie "long". In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 29 euro e un secondo target a 30 euro.
Per i compratori, nel breve termine, sarà importante la difesa del supporto a 24,80 euro, livello che se violato potrebbe favorire un arrivo dei corsi sul successivo sostegno statico a 23,17 euro, supporto che conta i massimi segnati ad agosto 2024.
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