HSBC punta sulle azioni cinesi a Hong Kong per l'anno 2025. Secondo gli strategist della banca londinese, l'indice Hang Seng China Enterprises potrebbe crescere del 21% a 8.800 punti. Si tratta di una previsione più alta rispetto a una stima precedente di 8.610. Il motivo dell'upgrade è dovuto al fatto che i titoli capitalizzeranno "una retorica politica più favorevole nella Cina continentale e prospettive migliori per l'economia interna", hanno scritto in una nota gli strategist.
A loro giudizio, il mercato azionario sarà sostenuto da un contesto in cui i tassi di interesse sono più bassi e sono state avanzate iniziative per il rilancio del turismo e del settore immobiliare locale. "Le prospettive per l'economia della Cina continentale sono migliorate e il recente cambiamento di tono politico afferma la determinazione del governo a stabilizzare l'economia. Questo è di buon auspicio per il mercato delle A-share e pensiamo che il mercato di Hong Kong ne beneficerà", hanno aggiunto.
Gli esperti ritengono che grazie alle iniziative è diminuito il rischio di un calo immediato degli utili delle aziende e ciò è fondamentale anche per "ripristinare la fiducia del mercato in un momento in cui le famiglie hanno 20.000 miliardi di dollari di risparmi in contanti".
Le proiezioni di HSBC arrivano in un periodo difficile per le azioni cinesi, che hanno iniziato il nuovo anno nel segno della debolezza. A preoccupare sono le crescenti tensioni politiche derivanti dal ritorno di
Donald Trump alla Casa Bianca. Il leader repubblicano ha promesso di applicare dazi del 60% per tutti i beni importati dalla Cina e questo potrebbe mettere un cappio al collo a molte aziende cinesi che forniscono merci agli Stati Uniti. Tra l'altro, eventuali ritorsioni di Pechino rischiano di esacerbare una guerra commerciale che inevitabilmente finirebbe per riflettersi in Borsa.
HSBC declassa le azioni indiane
Se per le azioni cinesi HSBC ha alzato il rating, sulle azioni indiane l'istituto finanziario ha abbassato la sua raccomandazione da "sovrappeso" a "neutrale". L'obiettivo per il BSE Sensex è ora a 85.990 punti. Si tratta comunque di un rialzo di circa il 10% rispetto alle quotazioni attuali, ma la valutazione è inferiore del 5% in confronto a una stima precedente. "Il rallentamento ciclico della crescita e le valutazioni elevate hanno limitato il rialzo nel breve termine", hanno scritto gli strategist nella nota. Quindi, "vediamo rendimenti di mercato modesti nel 2025".
Le azioni indiane sono reduci dal nono guadagno annuale consecutivo, benché scambino a circa il 10% in meno rispetto ai loro massimi storici. Secondo HSBC, ci sono dei venti contrari che in questo momento stanno soffiando sulle azioni. In primo luogo le misure rigorose della Banca centrale indiana che hanno contribuito a rallentare la domanda del credito e quindi a penalizzare le banche. Si tratta di un elemento importante perché gli istituti di credito hanno un forte peso negli indici azionari del Paese. In secondo luogo, si registra una debolezza nella crescita del settore tecnologico per via di una lenta ripresa della domanda estera.
C'è tuttavia un aspetto positivo in questo quadro generale, osserva HSBC. "Le azioni indiane sono relativamente isolate in un contesto globale incerto e potrebbero beneficiare di qualsiasi cambiamento nella politica commerciale da parte dell'amministrazione Trump", hanno scritto gli esperti.