In una giornata priva di dati macroeconomici di rilievo, è stato un inizio di settimana in territorio positivo per i mercati azionari del Vecchio Continente. I listini europei hanno chiuso la seduta in generale rialzo. In questo contesto il FTSE Mib ha proseguito il su recupero terminando le contrattazioni sui massimi intra in area 34.600 punti.
Dal punto di vista operativo le attese sul nostro mercato sono di una continuazione del trend ascendente verso i 34.750-34.800 punti e successivamente in direzione dei 35.000 punti. Al contrario una discesa delle quotazioni sotto i 33.500 punti, dovrebbe favorire il ritorno delle vendite con un primo obiettivo i 33.300-33.250 punti e successivamente i forti supporti situati sui 33.000 punti.
Tra i titoli che nella giornata odierna si sono messi in luce a Piazza Affari troviamo Leonardo, che nelle prossime ore dovrebbe siglare una nuova joint venture. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Leonardo: in arrivo jv con Rheinmetall
Secondo alcune indiscrezioni di stampa è questione di ore la nuova joint venture paritetica nel settore degli armamenti terresti tra Leonardo e la tedesca Rheinmetall. L’accordo, che fa seguito al memorandum firmato a luglio, riguarderebbe inizialmente le future forniture all’esercito italiano. In Italia sarebbero destinati 280 carri armati, di cui metà da combattimento e metà veicoli di supporto, e oltre mille mezzi cingolati di fanteria leggeri, detti Aics o Aifv, basati sul Lynx del Gruppo tedesco. Due maxi commesse con un valore stimato in 23,2 miliardi nell’arco dei prossimi10-15 anni che dovrebbero porre le basi alla joint venture di partecipare alla realizzazione del carro armato pesante europeo Main Battle Tank.
Dal punto di vista della governance la JV, la cui sede dovrebbe essere in Italia, sarà guidata da un amministratore delegato indicato dal partner italiano. Rheinmetall indicherà il presidente. In scia a questi rumors Equita ha confermato il rating outperform sull'azione, sottolinando che la decisione riflette la valutazione attraente e l’opinione che lo spending in sicurezza globale, elettronica per la difesa, cyber, spazio, protezione infrastrutture critiche, rimarrà elevata anche nel corso dei prossimi anni.
Le notizie odierne su Leonardo non si fermano qui, in quanto l’aeronautica militare nigeriana starebbe acquistando 24 jet d’attacco M-346 di fabbricazione italiana e dieci elicotteri AW-109 Trekker. La consegna dei primi tre jet d’attacco sarebbe prevista per l’inizio del prossimo anno e le consegne successive fino alla metà del 2026.
Azioni Leonardo: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione nella giornata odierna a Piazza Affari. Con volumi di poco superiori alla media giornaliera mensile è stata una seduta all'insegna degli acquisti per il titolo Leonardo, con i prezzi che hanno chiuso le contrattazioni oltre la soglia dei 21 euro. Nel breve termine le attese sono per un test sui massimi dell'ultimo mese posti sui 21,20-21,30 euro, sopra i quali si avrebbe un segnale di forza.
In questo caso dovremmo avere un primo obiettivo rialzista nei pressi dei 21,80 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, e successivamente la soglia dei 22 euro. Nel caso in cui l'azione riuscisse a lasciarsi alle spalle questi ultimi livelli, aumenterebbero le possibilità di andare a mettere sotto pressione i top degli ultimi quattro mesi situati sui 23,20-23,40 euro.
Al contrario il mancato ritorno oltre i 21,30 euro dovrebbe riportare le vendite sul titolo, con un primo target sui 21,50 euro ed in seguito i minimi dell'ultimi mese in area 20-19,90 euro. Fondamentale sarà la tenuta di tali supporti, nelle cui vicinanze troviamo la trendline ascendente partita dai minimi di luglio dello scorso anno, per evitare un deterioramento del quadro grafico che potrebbe spingere le quotazioni prima verso i minimi dello scorso 5 agosto in area 18,90 euro ed in seguito i 18,70-18,65 euro. Nel caso in cui anche tali sostegni dovessero essere violati, si avrebbe una continuazione della discesa fin verso l'area dei 17,5 euro, con target intermedi nei pressi dei 17 euro.
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