Dopo una nuova partenza all'insegna della cautela tornano ad allungare al rialzo i principali mercati azionari europei che si avviano a chiudere in generale guadagno. In questo contesto non fa eccezione il FTSE Mib con le quotazioni che, dopo essersi lasciati alle spalle i 24.500 punti, guardano la soglia dei 25.000 punti. Tra i titoli che a Piazza Affari si mettono in mostra troviamo Leonardo, che ancora una volta sfrutta nuove notizie speculative. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Leonardo: interesse per Oto Melara?
Secondo alcune indiscrezioni di stampa, la tedesca Rheinmetall potrebbe fare nelle prossime settimane un'offerta a Leonardo per acquisire una quota di minoranza di Oto Melara. Se tutto questo dovesse essere confermato potrebbe riportare l'attenzione sulla società produttrice di cannoni, il cui dossier nei mesi passati era stata oggetto di interesse da parte di altri gruppi dopo che Leonardo aveva deciso di metterla in vendita reputando la sua partecipazione non-core.
Nel caso Rheinmetall comprasse Oto Melara, proseguirebbe la sua espansione nel nostro Paese e proprio in Italia potrebbe costruire il suo veicolo Lynx, andando così incontro all'esigenza dell'esercito italiano alla ricerca di un nuovo mezzo da combattimento. Infine secondo alcuni analisti il valore dell'azienda potrebbe aggirarsi tra i 530 milioni di euro ed i 600 milioni di euro. Andiamo ora a vedere come il titolo Leonardo sta rispondendo a queste notizie.
Azioni Leonardo: analisi tecnica e strategie operative
Con tutti gli indicatori di forza impostati al rialzo, prosegue il trend ascendente presente su Leonardo che dai minimi di marzo 2022 in area 6 euro, oggi sta spingendo i prezzi sulle forti resistenze situate sui 10,25-10,30 euro. Nel caso in cui il titolo dovesse lasciarsi alle spalle anche questi ultimi livelli, si avrebbe un ulteriore rafforzamento della struttura grafica con nuovi target sui 10,65 euro e successivamente gli 11 euro, dove verrebbe chiuso il gap ribassita aperto dal 24 febbraio 2020.
In questo contesto tutte le correzioni di breve che dovessero manteresi sopra i 9,50 non cambierebbero la view esposta. Al contrario, solo con discese sotto i 9,5 euro che si potrebbe avere una fase correttiva più importante, con primi target posizionati sulla soglia dei 9 euro e a seguire gli 8,50 euro. L'eventuale rottura di quest'ultimo livello riporterebbe i prezzi a chiudere il gap up lasciato aperto l'11 marzo 2022 sugli 8,30 euro.
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