Come operare su Intesa Sanpaolo? È il momento di comprare o vendere la big cap del settore bancario a Piazza Affari? Nei primi tre mesi dell’anno il gruppo ha registrato profitti netti a 1,024 miliardi di euro, in calo del 32,5% su base annuale, ma comunque al di sopra delle attese degli analisti (901 milioni di euro). Escluse le rettifiche riguardanti la Russia e l'Ucraina, per 0,8 miliardi di euro, il profitto netto sarebbe stato di 1,670 miliardi.
I ricavi sono diminuiti del 3,8% a/a a 5,414 miliardi di euro, oltre le stime di 4,984 miliardi di euro. Nel periodo, gli interessi netti sono risultati di diminuzione del 2,8% a 1,956 miliardi di euro, così come le commissioni nette (-4,6% a 2,286 miliardi di euro).
L’istituto ha tagliato i costi del 4,9% a 2,509 miliardi, mentre le rettifiche hanno pesato per 702 milioni, in rialzo del 72% a/a. Il risultato operativo lordo è calato del 19% a 2,144 miliardi di euro, mentre il rapporto costi/ricavi (46,3%) resta fra i migliori fra le banche dell'Eurozona.
Il CET 1 ratio post dividendi maturati è risultato al 13,6%. In occasione della presentazione dei conti, l’istituto ha spiegato che le iniziative industriali del Piano strategico 2022-2025 sono "ben avviate" ed è confermato l'obiettivo di 6,5 miliardi di utile netto nel 2025.
Per l’esercizio in corso Intesa Sanpaolo prevede una redditività "ai vertici del settore". L’utile netto è atteso a oltre 4 miliardi di euro, assumendo che non intervengano ulteriori "cambiamenti critici nell'offerta di materie prime e di energia" oppure un profitto netto "ben superiore a 3 miliardi anche con l'ipotesi molto conservativa" di una copertura di circa il 40% dell'esposizione verso Russia e Ucraina, che implica il passaggio al livello Stage 3 della maggior parte dell'esposizione.
La precedente indicazione era di oltre 5 miliardi di euro e risaliva a inizio di febbraio, prima dello scoppio della guerra in Ucraina. Per quanto riguarda i dividendi, il gruppo bancario ha confermato un payout ratio pari al 70% dell'utile netto consolidato in ciascun anno del Piano di Impresa, un'ulteriore distribuzione ai soci di 3,4 miliardi di euro tramite buyback con l'approvazione preventiva della BCE a cui si dovrebbe aggiungere "un'eventuale ulteriore distribuzione da valutare anno per anno a partire dal 2023".
Le prospettive per il 2022 sono soggette ad "affinamento nei prossimi mesi in base all'evoluzione degli eventi riguardanti Russia e Ucraina. Vediamo ora il quadro tecnico di Intesa Sanpaolo e come operare a commissioni zero.
Azioni Intesa Sanpaolo: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Intesa Sanpaolo è tornato positivo nel breve termine, dopo il rimbalzo dei prezzi avvenuto in area 1,83 euro il 9 maggio scorso. A livello tecnico è stata inoltre violata la linea di tendenza discendente che collega i massimi registrati a marzo e maggio, evidenziando appunto un recupero dei compratori.
Segnali di forza in area 2 euro potrebbero essere sfruttati per implementare strategie di matrice long con primo obiettivo di profitto in area 2,20 euro, top registrati a marzo. Superato anche questo ostacolo per le forze rialziste, le quotazioni potrebbero essere successivamente trasportate in area 2,40 euro, prossima resistenza orizzontale. Una violazione del supporto a 1,82 euro comprometterebbe invece il quadro tecnico di breve a favore dei venditori, i quali potrebbero mirare verso i minimi del 7 marzo a 1,6815 euro.
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