Secondo le stime del National Chicken Council sulla base dei dati rilasciati dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, nel 2020 il consumo annuale pro-capite di pollo in USA sarà di 43,59 kili. A livello globale invece per l’anno in corso Statista stima un consumo di 126.090.000 kili di pollame.
In un contesto in cui la domanda globale di polli è attesa in crescita, la produzione si troverà costretta ad aumentare. Di conseguenza gli allevamenti dovranno crescere per soddisfare la richiesta. Di solito, quelli di pollame presentano un numero elevato di animali concentrato in spazi ridotti: ciò crea problemi etici, di qualità della carne e ambientali (in termini di qualità dell’aria, risorse idriche e di terreno).
KFC: la carne del futuro sarà stampata in 3D
La catena di fast food KFC ha annunciato di aver dato inizio ad una partnership strategica con 3D Bioprinting Solutions, un laboratorio di ricerca russo. L’accordo prevede lo sviluppo dei nuggets di pollo in laboratorio.
In sostanza, 3D Bioprinting Solutions proverà a creare delle crocchette di pollo utilizzando la stampante 3D, le cellule dei polli e materiali ottenuti da piante. Dal canto suo, KFC fornirà gli ingredienti necessari per raggiungere il gusto tipico del prodotto classico. Il prodotto finale sarà testato a Mosca entro la fine del 2020.
KFC: i vantaggi della carne artificiale
Secondo KFC, i vantaggi di riprodurre la carne in laboratorio sono numerosi. La “biocarne” avrebbe gli stessi microelementi del prodotto originale e sarebbe una scelta più etica e pulita, in grado di escludere alcuni additivi utilizzati negli allevamenti tradizionali.
Stando a uno studio dell’American Environmental Science & Technology Journal, l’impatto ambientale della carne prodotta dalle cellule animali è minimo, in grado di tagliare più della metà del consumo energetico e di ridurre di 25 volte le emissioni di gas serra.
La mossa del colosso dei fast food permetterebbe inoltre di attirare una nuova fetta di clientela e di rimuovere la dipendenza dagli allevamenti, i quali non hanno mai un’offerta stabile della materia prima. KFC non è nuova a queste iniziative rivoluzionarie. Nel 2019, la società ha lanciato con Beyond Meat il pollo fritto vegetale.
KFC: la reazione del mercato
A Wall Street, le azioni Yum! Brands (la holding che possiede KFC) non hanno assistito a grandi variazioni dei prezzi. A circa un’ora dall’apertura del mercato azionario americano, il titolo passa di mano a 89,81 dollari, in rialzo dello 0,08% rispetto allo scorso 16 luglio, giornata in cui la notizia è stata resa pubblica.