L'aumento dei dazi sulle importazioni dal Canada annunciato ieri sera da Donald Trump, con l'innalzamento che dal 1° agosto porterà le tariffe dal 25% al 35%, impattano negativamente sui mercati azionari, tanto asiatici che europei.
Con il focus rivolto ai colloqui tra Usa ed Europa sempre in tema di tariffe, il FTSE Mib scende sotto l'area dei 40.500 punti, confermando quel segnale di debolezza arrivato nella giornata di ieri con la formazione di un Oops ribassista.
Dal punto di vista operativo è possibile che la fase correttiva possa proseguire in direzione dei 40.300-40.250 punti e a seguire la soglia dei 40 mila punti, senza per questo indebolire il trend primario che rimane confermato al rialzo. Per avere un primo segnale di allentamento della pressione rialzista, i prezzi dovrebbero violare i forti supporti situati in area 39 mila punti.
Tra i titoli da seguire nella seduta odierna a Piazza Affari troviamo Iveco, dopo alcune indiscrezioni riguardanti la vendita della propria unità militare. Andiamo a leggere le ultime novità.
Iveco: Leonardo offre 1,6 miliardi per IDV?
Secondo alcune indiscrezioni di stampa arrivate nella serata di ieri, sembrerebbe che la jv Leonardo-Rheinmetall abbia presentato un offerta vicino agli 1,6 miliardi di euro per l'acquisizione di Iveco Defence Vehicle.
Questa sarebbe più bassa rispetto a quanto presentato sia dal gruppo franco-tedesco KNDS che da quello ceco Czechoslovak Group, che valorizzano la controllata di Iveco vicina agli 1,9 miliardi di euro.
I timori del mercato sono che, a causa delle forti pressioni politiche che vorrebbero che questo asset strategico rimanga in mani italiane, la proposta di Leonardo potrebbe risultare alla fine quella vincente.
Un altro elemento che potrebbe giocare a favore di questa offerta è che nella partnership Leonardo-Rheinmetall sia presente la stessa Iveco Defence Vehicle, che come fornitore ha ottenuto una quota di lavoro attorno al 12-15%.
Lo spin-off di IDV è inoltre considerato un passaggio cruciale per consentire a Stellantis, tramite la holding Exor di completare una potenziale cessione del marchio Iveco, finora bloccata proprio per la presenza della divisione militare nel perimetro societario. Ricordiamo infine che Iveco Defence Vehicles ha terminato il 2024 con ricavi a 1,1 miliardi di euro.
Azioni Iveco: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce lo studio del grafico sulle azioni Iveco nel breve e medio periodo. Con volumi tre volte la media giornaliera mensile è stata una seduta in deciso ribasso quella di ieri per il titolo Iveco che, con un calo di oltre il 6%, ha chiuso le contrattazioni in area 16,50 euro.
Il movimento di ieri, che segue l'hammer ribassista della seduta precedente, ha indebolito il quadro grafico di breve termine, con la violazione della trendline rialzista che parte dai minimi di giugno.
Dal punto di vista operativo una conferma dei corsi sotto i 16,6 euro dovrebbe far proseguire la discesa prima in direzione dei 16,30-16,25 euro e successivamente i 16 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend.
Nel caso in cui anche questi ultimi sostegni non dovessero arrestare la spinta ribassista, aumenterebbero le possibilità di nuove correzioni verso i 15,60-15,55 euro e in seguito la soglia dei 15 euro, che rappresentano il bottom degli ultimi due mesi.
Al contrario una ripresa dei 16,6 euro dovrebbe aprire la strada a un recupero delle quotazioni, con un primo obiettivo rialzista posto nelle vicinanze dei 17 euro. Il superamento di questi livelli dovrebbe far proseguire gli acquisti verso i 17,40-17,50 euro e successivamente i propri massimi in area 17,90 euro.
Nel caso in cui le azioni dovessero lasciarsi alle spalle questi ultimi livelli, si avrebbe un rafforzamento della struttura grafica di fondo con prossimi obiettivi i 18,5 euro.
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