La fintech indiana PhonePe, sostenuta dal colosso statunitense Walmart, ha avviato il processo per una Offerta Pubblica Iniziale (IPO) attraverso il percorso confidenziale, confermato da un portavoce dell’azienda. L’IPO dovrebbe raccogliere circa 120 miliardi di rupie (1,35 miliardi di dollari), secondo quanto riportato da Moneycontrol. Vediamo tutti i dettagli.
IPO PhonePe: percorso confidenziale e principali azionisti
Il percorso confidenziale consente a PhonePe di presentare il Draft Red Herring Prospectus (DRHP) alla Securities and Exchange Board of India (SEBI) senza rendere pubblici i dettagli dell’offerta, a differenza della normale procedura di IPO. Questo tipo di filing è valido per 18 mesi dalla data di osservazioni di SEBI sul prospetto confidenziale.
Oltre a Walmart, tra gli azionisti principali figurano Tiger Global e Microsoft, che potrebbero vendere insieme circa il 10% del capitale tramite l’offerta. Attualmente, Walmart detiene l’83,9% di PhonePe, mentre General Atlantic possiede il 5,14%.
I principali sottoscrittori dell’IPO saranno Kotak Mahindra Capital, Citi, Morgan Stanley e JP Morgan, affiancati da Jefferies, Goldman Sachs, Axis Capital e JM Financial.
PhonePe: cosa sapere sull’azienda
Fondata nel 2015, PhonePe è tra le applicazioni più diffuse in India per effettuare pagamenti tramite l’interfaccia unificata dei pagamenti (UPI). L’app conta oltre 600 milioni di utenti registrati, distribuiti su 40 milioni di esercenti, e gestisce più di 310 milioni di transazioni online al giorno.
Secondo il documento regolamentare presentato in vista dell’IPO, PhonePe ha registrato nel 2025 una riduzione delle perdite a 17,2 miliardi di rupie, rispetto ai 19,96 miliardi dell’anno precedente. I ricavi operativi sono cresciuti del 40%, attestandosi a 71,15 miliardi di rupie, segnando un’accelerazione significativa rispetto all’anno fiscale 2024.
Il CEO Sameer Nigam ha dichiarato che il core business dei pagamenti ha raggiunto maturità e leadership nel mercato, rendendo PhonePe pronta a operare come società quotata. “Il business e il settore sono in una buona posizione, e contiamo di restare stabili e redditizi negli anni a venire”, ha affermato Nigam.