Come era ampiamente previsto, Airbnb ha fatto furore a Wall Street nel primo giorno di quotazione. Alla chiusura delle contrattazioni il titolo della società di home sharing ha segnato un rialzo del 111,93% portandosi a 144,71 dollari e confermando le attese di chi l'aveva descritta come IPO dell'anno alla Borsa USA.
Gli investitori sono stati travolti dall'entusiasmo e hanno aperto il portafoglio con grande generosità contando sul fatto che il settore comunque sia in crescita e le difficoltà legate al Covid nel 2020 abbiano carattere temporaneo.
In questo frangente il mercato guarda poco ai fondamentali, ma si concentra essenzialmente sui numeri riferiti agli utenti raggiunti dalla piattaforma. Per cavalcare l'onda anche in Italia è possibile investire sulle attività degli affitti brevi attraverso Cleanbnb, una società che è quotata all'AIM e che, sulla scia di quello che avveniva oltreoceano, ha piazzato un incremento del 33,33%.
Cleanbnb: chi è e che cosa fa
Nata nel 2015 e costituitasi l'anno dopo come startup innovativa, Cleanbnb è una società che svolge assistenza ai proprietari di beni immobili attraverso servizi di sharing, con riferimento agli affitti brevi.
La gamma di servizi comprende la valutazione della proprietà, il prezzo esposto, la vetrina online, la gestione delle prenotazioni, gli incassi degli affitti, la ricezione degli ospiti e tutto ciò che riguarda il discorso legato al pernottamento. Per fare tutto questo si avvale di portali come Airbnb e Booking.com.
Dal 2019 risulta quotata nella Borsa Italiana, segmento AIM, dopo due campagne di equity crowfunding con cui la società ha raccolto complessivamente più 600 mila euro. Dal secondo round di finanziamento, l'azienda è passata da una valutazione di 400 mila euro a una di 4 milioni di euro.
Attualmente Cleanbnb gestisce un portafoglio di più di 1000 immobili e nel mese scorso ha sottoscritto un accordo con Sweetguest, altra azienda che si occupa di affitti brevi. In base a tale accordo, quest'ultima ha ceduto a Cleanbnb un portafoglio di contratti firmati tra la stessa Sweetguest e i proprietari delle case nelle città di Milano, Roma e Firenze.
Cleanbnb: perché comprare le azioni in Borsa
Puntare su Cleanbnb è come scommettere sul settore che prima dell'arrivo del Covid si stava sviluppando in maniera ramificata nel Paese. Gli affitti brevi si sono sostituiti sempre più agli hotel tanto per una questione di convenienza economica quanto per fattori legati alla comodità.
Soprattutto in certe zone strategiche a ridosso degli ospedali, delle grosse aziende o dei posti di villeggiatura, l'attività in Italia ha conosciuto un vero e proprio boom. Questo ha spesso sollevato questioni di carattere normativo e regolamentare, a seguito di proteste degli albergatori, in particolar modo per ciò che attiene a temi fiscali.
Ad ogni modo per il futuro è pensabile che gli affitti fai da te cederanno sempre più il posto a una gestione professionale che facilita tutte le incombenze dal punto di vista burocratico e amministrativo. L'obiettivo di società come Cleanbnb è quello poi di solidificare sempre di più il rapporto con i proprietari degli immobili, in modo da non cercare una collaborazione sporadica ma continuativa nel tempo.
L'ultimo esercizio concluso al 31 dicembre 2019 ha fatto registrare un aumento di ricavi importante rispetto al 2018 (+113% a 3,27 milioni di euro). Tuttavia il risultato netto è stato negativo di 1,52 milioni di euro, gravato da ammortamenti per 217 mila euro, effettuati a seguito di investimenti mirati all'espansione dell'attività. In Borsa le azioni sono in calo del 18% dall'inizio dell'anno, però solo negli ultimi due mesi sono raddoppiate di valore, passando da una quotazione di 0,75 a una di 1,50 dell'ultima chiusura.