Intesa Sanpaolo perde il 2% oggi a Piazza Affari dopo la pubblicazione dei dati relativi al primo trimestre 2022. La più grande banca italiana ha registrato un
utile netto di 1,024 miliardi di euro, superando le attese degli analisti che lo davano a 901 milioni di euro, anche se in calo rispetto al 2021 del 32,5%. Il risultato è sorprendente considerato che la guerra Russia-Ucraina ha comportato rettifiche per 800 milioni di dollari, senza le quali il profitto netto sarebbe stato più ampio.
Anche le entrate del gruppo hanno superato il consensus: 5,414 vs 4,984 miliardi di euro. Tuttavia, la flessione si è mostrata pure qui, con il fatturato che su base annua è scivolato del 3,8%. Nel dettaglio gli introiti derivanti dagli interessi netti sono calati del 2,8% a 1,956 miliardi di euro, mentre quelli scaturiti dalle commissioni nette hanno subito una riduzione del 4,6% a 2,286 miliardi di euro. Il risultato operativo lordo è sceso del 19% a 2,144 miliardi.
Intesa Sanpaolo: guidance cauta
I numeri della trimestrale nel complesso sembrano buoni, considerando i venti contrari a cui è andata incontro la banca. La guidance però non ha convinto del tutto il mercato, giudicata troppo prudente. L'istituto di credito ha confermato il target 2025 per quanto riguarda i guadagni netti di 6,5 miliardi di euro.
Per quel che riguarda l'anno in corso il gruppo milanese prevede: uno scenario normale dove non avvengono cambiamenti significativi sul fronte dell'offerta delle materie prime e in tal caso l'utile netto si attesterebbe a oltre 4 miliardi di euro; uno scenario molto conservativo con una copertura di circa il 40% dell'esposizione verso Russia e Ucraina, con un profitto netto superiore a 3 miliardi di euro.
Dal punto di vista patrimoniale, Intesa Sanpaolo si aspetta un Common Equity Tier 1 ratio fully phased-in superiore al 12% nel periodo che copre il Piano industriale 2022-25. La banca inoltre conferma un payout ratio del 70% dell'utile netto in ogni anno del Piano, con 700 milioni di dividendi maturati nel primo trimestre, nonché un premio aggiuntivo agli azionisti attraverso il riacquisto di azioni proprie per 3,4 miliardi di euro. Dal 2023 non è escluso inoltre che ci possa essere una distribuzione ulteriore, in funzione anche di come sarà l'evolversi del conflitto nell'Est Europa.
L'Amministratore Delegato Carlo Messina ha dichiarato che i tassi in rialzo saranno volano della crescita e che il gruppo rimane ai vertici del settore per redditività. Inoltre, ribadisce che la creazione e la distribuzione di valore restano le priorità dell'istituto di credito. Tuttavia, sottolinea come quella attuale è una crisi internazionale di estrema gravità su cui si spera di poterne uscire presto.
Intesa Sanpaolo: il giudizio degli analisti sui conti
Gli analisti sono rimasti sostanzialmente soddisfatti dalla trimestrale del colosso bancario italiano. Secondo gli esperti di Kbw, i risultati positivi in termini reddituali sono frutto dei maggiori ricavi ottenuti dal trading e dalla riduzione delle spese operative. Mentre in linea con le attese risultano le svalutazioni di 800 milioni di euro derivanti dalla situazione Russia-Ucraina.
Per quel che riguarda l'outlook per i prossimi mesi, a giudizio degli analisti questo risulta un po' vago. Ad ogni modo viene confermato il rating ouperform sulle azioni con prezzo obiettivo di 2,7 euro, dagli 1,89 attuali.