Intesa Sanpaolo: utile netto 1° semestre a 3,27 miliardi di euro | Investire.biz

Intesa Sanpaolo: utile netto 1° semestre a 3,27 miliardi di euro

29 lug 2022 - 13:42

29 lug 2022 - 14:07

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Intesa Sanpaolo ha comunicato i dati del primo semestre 2022: utile netto a 3,27 miliardi di euro, confermato obiettivo 6,5 miliardi al 2025. Ecco tutti i dettagli

Intesa Sanpaolo è sotto la lente dei trader e degli investitori a Piazza Affari. Il gruppo bancario guidato dall'Amministratore Delegato Carlo Messina ha appena comunicato i risultati del primo semestre del 2022. Al momento il titolo guadagna il 2,54% in Borsa a 1,7492 euro per azione. Vediamo insieme tutti i dettagli.

 

Azioni Intesa Sanpaolo: i conti del primo semestre del 2022

“L’attuazione del piano di impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo e le principali iniziative industriali sono ben avviate. la formula del piano e, in particolare, l’obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto al 2025 sono confermati, con un’ulteriore crescita potenziale derivante dall’aumento dei tassi di interesse, dall’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi e dallo status di banca a zero NPL”, si legge nella nota del gruppo.

L’utile netto del primo semestre 2022 è risultato pari a 3,276 miliardi di euro escludendo le rettifiche di valore per Russia e Ucraina, pienamente in linea con l’obiettivo del piano di impresa 2022-2025 di oltre 5 miliardi di euro per l’anno in corso. L’utile netto contabile è stato pari a 2,35 miliardi di euro.

Elevata la patrimonializzazione, largamente superiore ai requisiti normativi: CET 1 ratio a regime è pari al 12,5% deducendo dal capitale 1,6 miliardi di euro di dividendi maturati nel 1° semestre di quest’anno e 3,4 miliardi di buyback autorizzati dalla BCE, senza considerare circa 110 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive (DTA), di cui circa 40 nell’orizzonte del piano di impresa 2022-2025.

Il risultato risultato della gestione operativa è in crescita del 4,2% rispetto al primo semestre del 2021, con proventi operativi netti in aumento dello 0,9% e costi operativi in calo del 2,5%. Migliora la qualità del credito. Intesa Sanpaolo evidenzia una riduzione dei crediti deteriorati lordi del 26,9% rispetto a fine 2021. L’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi pari al 2,3% al lordo delle rettifiche e all’1,3% al netto, rispettivamente all’1,8% e all’1% secondo la metodologia EBA.

È invece pari al 2,2% al lordo delle rettifiche e all’1,2% al netto tenendo conto della riduzione per le ulteriori cessioni previste nel 2022 già oggetto di accantonamento nel quarto trimestre 2021, rispettivamente all’1,7% e all’1% secondo la metodologia EBA.

Il costo del rischio del 1° semestre 2022 annualizzato a 61 centesimi di punto, a 27 se si esclude lo stanziamento per l’esposizione a Russia e Ucraina al netto del parziale rilascio di rettifiche generiche effettuate nel 2020 per i futuri impatti di Covid-19.

 

Intesa Sanpaolo: i numeri del secondo trimestre 2022

In riferimento al conto economico consolidato relativo al secondo trimestre 2022, la banca ha riportato interessi netti pari a 2,091 miliardi di euro, in aumento del 6,9% rispetto ai 1,956 miliardi del primo trimestre del 2022 e del 4,8% rispetto ai 1,995 miliardi del 2° trimestre dello scorso anno.

Il margine di interesse ha battuto le attese degli analisti, che avevano previsto un valore a 1,99 miliardi. Le commissioni nette sono state pari a 2,248 miliardi di euro, in diminuzione dell’1,4% rispetto ai 2,281 miliardi del primo trimestre 2022. Nel secondo trimestre i ricavi netti sono stati pari a 5,347 miliardi, meglio dei 5,08 miliardi attesi dal consensus.

Le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 730 milioni di euro (comprendenti 292 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto a 702 milioni del primo trimestre 2022, che includevano 801 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina e circa 300 milioni di rilascio di rettifiche generiche effettuate nel 2020 per i futuri impatti di Covid-19 e a 599 milioni del secondo trimestre 2021.

L’ammontare di altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività è pari a 63 milioni di euro, rispetto ai 60 milioni del primo trimestre 2022 e ai 220 milioni del secondo trimestre 2021 (comprendenti circa 125 milioni per il rafforzamento delle riserve assicurative).

 

Azioni Intesa Sanpaolo: l’outlook per il 2022

“Le iniziative industriali del Piano di Impresa 2022-2025 sono ben avviate ed è confermato l’obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025”, si legge nella nota della banca.

Per il 2022 l’istituto si aspetta un utile netto di oltre 4 miliardi di euro assumendo che non intervengano cambiamenti critici nell’offerta di materie prime/energia, utile netto ben superiore a 3 miliardi di euro anche con l’ipotesi molto conservativa di una copertura di circa il 40% dell’esposizione verso Russia e Ucraina, che implica il passaggio a Stage 3 della maggior parte dell’esposizione.

È prevista una solida posizione patrimoniale, con un obiettivo di CET 1 ratio fully phased-in superiore al 12% nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3 e Basilea 4.

 

Azioni Intesa Sanpaolo: la politica dei dividendi

La banca guidata dall'Amministratore Delegato Carlo Messina prevede inoltre una forte distribuzione di valore: payout ratio pari al 70% dell’utile netto consolidato in ciascun anno del Piano di Impresa (1.648 milioni di euro già maturati a valere sull’utile netto del primo semestre 2022).

Il CdA di Intesa ha previsto come acconto dividendi cash da distribuire a valere sui risultati del 2022 un ammontare non inferiore a 1,1 miliardi di euro e la delibera consiliare in merito all’acconto dividendi verrà definita il 4 novembre prossimo, in occasione dell’approvazione dei risultati consolidati al 30 settembre 2022, in relazione ai risultati del terzo trimestre 2022 e di quelli prevedibili per il quarto trimestre 2022.

Si prevede inoltre un’ulteriore distribuzione agli azionisti di 3,4 miliardi di euro tramite buyback, di cui 1,7 miliardi in corso e 1,7 miliardi da eseguire subordinatamente alla delibera - entro l’approvazione dei risultati al 31 dicembre 2022 - da parte del CdA e un’eventuale ulteriore distribuzione da valutare anno per anno a partire dal 2023. Le prospettive per il 2022 sono soggette ad affinamento nei prossimi mesi in base all’evoluzione degli eventi riguardanti Russia e Ucraina, precisa la nota.

 

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