La trimestrale di Amazon ha innescato gli acquisti degli investitori nel dopoborsa di Wall Street. Il titolo è salito del 13,62%, spinto da entrate societarie che hanno battuto le stime degli analisti e soprattutto da una guidance ottimistica per il resto dell'anno.
La positività intorno al gigante e-commerce arriva
dalla capacità di aver contenuto i costi e la forte domanda arrivata dal cloud Amazon Web Services. Anche il ramo pubblicitario ha mostrato segni di rapida crescita, scansando i timori che qualcuno avanzava sulla riduzione del budget delle aziende dopo le indicazioni disastrose della
trimestrale di Snap. Al riguardo, Brian Olsavsky, Chief Financial Officer di Amazon, ha dichiarato: "Penso che se si guarda al nostro modello pubblicitario, questo si comporta bene in ambienti recessivi. Gran parte della nostra pubblicità è giusta quando i clienti stanno per fare acquisti".
La società ha comunicato che la forte domanda incentiverà l'azienda a intensificare gli investimenti nella costruzione delle infrastrutture cloud e nella logistica dell'e-commerce in questo 2022. Un altro aspetto estremamente importante riguarda l'impatto dell'inflazione sulla domanda dei consumatori, che sta danneggiando altri rivenditori. Nella conferenza stampa che discuteva dei risultati della trimestrale, il CFO ha riferito: "Non abbiamo ancora visto nulla. Abbiamo visto aumentare la domanda durante il trimestre e abbiamo avuto un giugno molto forte".
Amazon: tutti i numeri della trimestrale
Nei tre mesi fino a giugno, Amazon ha riportato entrate per 121,2 miliardi di dollari, in crescita del 7% anno su anno e superiori rispetto ai 119 miliardi di dollari stimati dagli analisti. In questo ambito, il cloud ha incassato 19,7 miliardi di dollari, salendo del 33% sullo scorso anno e superando le stime di 19,56 miliardi di dollari; mentre la pubblicità ha introitato 8,76 miliardi di dollari, segnando un aumento del 18% su base annua e battendo le previsioni di 8,65 miliardi di dollari. L'e-commerce invece è sceso per il secondo trimestre consecutivo, con un calo delle vendite del 4% annuo a 50,9 miliardi di dollari, al di sotto del consensus che stimava 51,8 miliardi di dollari.
Alla fine la società ha rilasciato una perdita netta complessiva di 2 miliardi di dollari, fortemente condizionata dai 3,9 miliardi di dollari di costi non operativi derivanti dalla partecipazione nella società di veicoli elettrici Rivian. Il reddito operativo è stato di 3,3 miliardi di dollari, meno della metà rispetto ai 7,7 miliardi di dollari dello scorso anno. A questo ha contribuito in maniera determinante la componente di Amazon Web Services con 5,72 miliardi di dollari, in crescita del 36%, sebbene inferiore rispetto alle stime di Wall Street che la davano a 6,04 miliardi di dollari.
Amazon: la guidance sul 3° trimestre 2022
Molto positive sono le indicazioni che il colosso di Seattle ha dato relativamente ai prossimi trimestri. Amazon dovrebbe tornare a far crescere i ricavi trimestrali a due cifre, considerando che i confronti con i periodi stellari della pandemia sono passati. Per il trimestre in corso, la società si aspetta un fatturato nella fascia tra 125 e 130 miliardi di dollari, il che comporta una crescita del 13-17% annuo. Gli analisti avevano stimato entrate per 126,4 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda il personale, Amazon ha detto che continuerà ad assumere ingegneri per le divisioni cloud e pubblicità, ma sarà cauto nel farlo in altri comparti. In questo secondo trimestre, l'azienda ha già ridotto il suo organico di 99 mila dipendenti e ora in tutto ha un personale di 1,52 milioni di unità, quasi il doppio rispetto a quello del periodo pandemico. Nel frattempo altre aziende tecnologiche hanno annunciato licenziamenti, blocchi o addirittura revoche delle assunzioni a causa delle incertezze derivanti dal contesto economico.