Gli accordi sull'intelligenza artificiale tra le grandi aziende tecnologiche si susseguono a ritmo serrato. L'ultimo in ordine temporale è quello tra Nvidia e la startup xAI di Elon Musk. In realtà, qui non si tratta di un accordo bilaterale. Il gigante statunitense dei chip parteciperà a un round di finanziamento da 20 miliardi di dollari, ma secondo i ben informati la cifra potrebbe continuare a crescere.
La formula consiste nella creazione di una società veicolo verso cui confluiranno azioni per 7,5 miliardi di dollari e prestiti per 12,5 miliardi di dollari che serviranno per acquistare i processori Nvidia. Il veicolo poi li noleggerà a xAI per cinque anni al fine di utilizzarli per Colossus 2, il suo più grande sito di data center che ha sede a Memphis. L'operazione di noleggio consente a tutti gli investitori di rientrare dal loro capitale.
La parte in azioni in cui investirà Nvidia dovrebbe ammontare a 2 miliardi di dollari. La componente azionaria è guidata da Valor Capital, mentre quella relativa al debito è partecipata da soggetti come Apollo Global Management e Diameter Capital Partners. Tutto ciò smentisce quanto Musk aveva scritto su X a settembre, ossia che la startup da lui guidata non stava raccogliendo alcun capitale.
Intelligenza artificiale: cosa significa l'operazione di xAI
L'operazioni di xAI si inserisce in un contesto in cui, negli ultimi tempi, l'intelligenza artificiale sta muovendo un fiume di denaro. Questa settimana è stato chiuso un accordo plurimiliardario tra OpenAI e Advanced Micro Devices secondo cui la startup guidata da Sam Altman acquisirà fino al 10% delle azioni AMD per investire nei data center e in altre infrastrutture AI (Artificial Intelligence) utilizzando i potenti chip del colosso di Santa Clara.
Lo scorso mese la stessa OpenAI ha concluso una partnership da 300 miliardi di dollari con Oracle con la quale l'azienda fondata da Larry Ellison fornirà al creatore di ChatGPT fino a 4,5 gigawatt di capacità per i data center nei prossimi cinque anni. A settembre c'è stata anche l'intesa tra Nvidia e OpenAI, sulla base della quale il più grande progettista di semiconduttori al mondo investirà fino a 100 miliardi di dollari nella startup. Con questo denaro, OpenAI acquisterà i chip Nvidia necessari per alimentare i suoi data center AI e sviluppare e aggiornare i suoi modelli di intelligenza artificiale generativa.
L'ultimo accordo che coinvolge xAI ha una struttura unica, che potrebbe essere utilizzata come modello per le aziende che intendono ridurre l'esposizione al debito. La società di Musk ha già raccolto circa 10 miliardi di dollari tra azioni e debito all'inizio dell'anno in corso, ma brucia 1 miliardo di dollari al mese, secondo quanto riferito da Bloomberg. Giocoforza, ha bisogno di altri capitali. Entro fine anno, gli azionisti di Tesla saranno chiamati al voto per decidere se la casa automobilistica debba investire anche in xAI.
Il momento è caldo. Musk ha individuato l'intelligenza artificiale come la base per molti dei suoi progetti, quali i robotaxi e i robot umanoidi. Nel contempo, la capacità dei data center è considerata fondamentale per sviluppare i migliori modelli di intelligenza artificiale. Nel settore, il numero di aziende che vogliono partecipare a quella che considerano un'occasione secolare è in continuo aumento. Quest'anno le società tech hanno raccolto complessivamente circa 157 miliardi di dollari, +70% rispetto all'anno scorso (dati Bloomberg). Questo la dice lunga su quanta importanza si stia dando alla nuova tecnologia rivoluzionaria.