Intel continua ad espandersi anche in Europa. Dopo l’investimento da 4,6 miliardi di dollari in Polonia, Bloomberg riporta come la società abbia siglato un accordo con la Germania che prevede sovvenzioni statali per 10 miliardi di euro, al fine di costruire un impianto per produrre semiconduttori nella parte orientale del Paese.
Le intenzioni iniziali del gruppo erano quelle di creare un impianto a Magdeburgo con aiuti da parte della Germania per 6,8 miliardi di euro. Tuttavia, a causa dei prezzi elevati dell’energia e delle materie prime il progetto era stato abbandonato. Sempre secondo Bloomberg, il gruppo dei microchip aveva inizialmente stimato che per il progetto sarebbero state necessarie risorse per 17 miliardi di euro. Ora la spesa prevista è di 30 miliardi. Il pacchetto dovrebbe includere da un lato gli aiuti sottoforma di sussidi finanziari e dall’altro i massimali di prezzo per l’energia.
Lo scorso 16 giugno, la società aveva annunciato i piani per l'investimento da oltre 33 miliardi di euro per la struttura in Germania e per stabilire un centro di ricerca e sviluppo e un design hub in Francia. Oltre a ciò, il gruppo ha affermato di mirare ad espandere le capacità di R&S, manifattura, servizi foundry e produzione back-end in Irlanda, Italia, Polonia e Spagna.
Intel: le stime degli analisti
Gli analisti censiti da Bloomberg risultano positivi sui conti della società. Se si guarda al periodo 2023-2026, gli esperti stimano che gli utili per azione passeranno da 0,32 a 2,52 dollari, mentre i ricavi cresceranno da 51,351 a 69,469 miliardi di dollari. Nonostante la crescita, questi valori risultano inferiori ai 5,47 dollari e ai 79,024 dollari registrati nel 2021. Per quanto riguarda il 2° trimestre, il consensus vede utili per azione a -0,04 dollari ed un fatturato a 12,033 miliardi di dollari. Su base annuale, si tratta di una flessione decisa rispetto ai +0,29 dollari e ai 15,321 miliardi di dollari. Per quello che concerne il titolo, dei 44 giudizi degli analisti raccolti da Bloomberg, 9 sono “buy”, 28 “hold” e 7 “sell”. Il prezzo obiettivo medio a 12 mesi è a 32,16 dollari, il -11,6% dalla chiusura dello scorso 16 aprile.
Azioni Intel: analisi tecnica e livelli da monitorare
Da un punto di vista grafico, le azioni Intel si trovano in una fase moderatamente rialzista, con i corsi che sono riusciti a fornire un’indicazione positiva effettuando la rottura della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 15 novembre 2022 a quelli del 3 aprile 2023. Se i compratori riuscissero a mantenersi sopra tale livello dinamico, aumenterebbero le possibilità di assistere ad un’accelerazione verso la successiva resistenza a 39,18 dollari, lasciata in eredità dai minimi del 10 giugno 2022. Inoltre, verrebbe effettuata la chiusura del gap down aperto dal 29 luglio 2022.
Un target più ambizioso potrebbe trovarsi nei pressi dei 42,66 dollari: anche in questo caso ad attirare i prezzi potrebbe essere il gap down aperto dall’8 giugno 2022. Al contrario, flessioni sotto i 35 dollari aprirebbero le porte ad un approdo sui supporti a 31,33 dollari, per poi passare, nell’eventualità di una continuazione delle vendite, ai 28,87 dollari lasciati in eredità dai minimi del 25 aprile 2023.