Nel corso delle conference call sugli utili delle aziende statunitensi c'è un vocabolo che ha caratterizzato la narrazione sui prossimi mesi: la parola “incertezza” è tornata con forza a dominare il linguaggio della Corporate America. Secondo un'analisi pubblicata da John Butters, Vice President di FactSet, ben 381 società dell’S&P 500 hanno utilizzato il termine “uncertainty” nelle loro earnings call del primo trimestre 2025. Un dato che rappresenta:
- un incremento del 70% rispetto alla media quinquennale (224 aziende);
- più del doppio rispetto al trimestre precedente (187 aziende);
- il secondo valore più alto degli ultimi dieci anni, dietro solo al Q1 2020 (393 aziende).
S&P 500: c'è incertezza per quattro aziende su cinque
La ricerca è stata condotta attraverso lo strumento FactSet Document Search, che consente di analizzare in modo automatizzato le trascrizioni delle earning call. Il periodo preso in esame va dal 15 marzo al 15 maggio 2025.
Su un totale di 451 conference call analizzate, il termine “uncertainty” è stato menzionato nell'84% dei casi. Un dato allarmante, che riflette un cambiamento netto nel sentiment dei manager aziendali.
“Il primo trimestre del 2025 rappresenta il secondo valore più alto degli ultimi dieci anni per l’uso del termine ‘uncertainty’ nelle conference call”, osserva John Butters nel report di FactSet.
Perché cresce l’incertezza? Le cause principali
Le motivazioni che spingono le aziende a parlare di incertezza sono molteplici e riflettono il contesto macroeconomico e geopolitico attuale.
Tensioni commerciali e nuove tariffe
Le politiche tariffarie tra Stati Uniti, Cina e UE stanno cambiando rapidamente. L’introduzione di nuovi dazi su beni strategici – come semiconduttori, batterie e auto elettriche – ha riacceso i timori di un ritorno al protezionismo.
Elezioni presidenziali USA
Le elezioni di novembre rappresentano un’incognita per le aziende, soprattutto in relazione a scenari fiscali, ambientali e regolatori. La variabilità delle politiche economiche in base all’esito elettorale alimenta la prudenza.
Inflazione e politica monetaria
Nonostante un rallentamento, l’inflazione resta superiore ai target della Federal Reserve. I tassi d’interesse elevati pesano su credito, investimenti e consumi.
Conflitti geopolitici e instabilità globale
Le guerre in Ucraina e Medio Oriente continuano a influenzare prezzi energetici e supply chain globali, contribuendo a un senso di incertezza generalizzato.
I settori più colpiti: Financials, Industriali e Real Estate
Alcuni settori dell’S&P 500 emergono come particolarmente sensibili al tema dell’incertezza:
- Industrials: 69 aziende citano “uncertainty”.
- Financials: 68 aziende.
Ma sono i dati percentuali a impressionare di più:
- Financials: 96%.
- Real Estate: 93%.
- Industrials: 92%.
In particolare, il settore finanziario appare sotto pressione tra alti tassi d’interesse e volatilità sui mercati obbligazionari. Il comparto immobiliare, invece, soffre per i costi di finanziamento crescenti e per un clima normativo incerto.
Un segnale per gli investitori e le banche centrali
Le parole del management durante le earning call rappresentano un indicatore avanzato del sentiment di mercato. Un picco di citazioni dell’incertezza spesso precede un aumento della volatilità e della cautela degli investitori.
“L’aumento nell’uso del termine ‘uncertainty’ riflette un crescente senso di cautela da parte dei management aziendali in un contesto di visibilità limitata”, sottolinea Butters.
Anche la Federal Reserve e le altre Banche centrali faranno bene a tener conto di questo clima, prima di decidere eventuali cambi di rotta nella politica monetaria.
L’analisi condotta da John Butters per FactSet non è solo un’osservazione statistica: è un campanello d’allarme che attraversa i boardroom delle principali aziende americane. L’uso ricorrente della parola “uncertainty” indica che, nonostante dati macroeconomici ancora solidi, la fiducia nelle prospettive future si sta incrinando.
In un 2025 ricco di variabili imprevedibili, gli investitori più attenti dovranno imparare ad ascoltare non solo i numeri, ma anche le parole.