International Business Machines (IBM) avrà il suo computer quantistico entro il 2029. L'azienda ha delineato nei dettagli il percorso per eliminare gli errori annunciando passi in avanti significativi. Il nuovo calcolatore sarà denominato Starling e verrà costruito nel nuovo data center a Poughkeepsie, nello Stato di New York.
Le sue prestazioni saranno straordinarie, in quanto verrà dotato di 200 qubit (l'unità fondamentale dell'informatica quantistica) logici, in grado di effettuare operazioni per più di 20 mila volte rispetto ai dispositivi quantistici oggi a disposizione.
Starling sarà il passaggio per costruire poi Blue Jay, dotato di 2.000 qubit per eseguire 1 miliardo di operazioni (10 volte in più di Starling). Il lasso di tempo di 4 anni per l'avvio del primo vero computer quantistico è sotto certi aspetti stupefacente, perché le aspettative erano per tempistiche molto più lunghe fino a poco tempo fa. Ciò mette in luce quanto il settore stia correndo verso un sviluppo straordinario che in poco tempo potrebbe rivoluzionare l'industria dell'informatica.
IBM: ecco come verranno corretti gli errori dei computer quantistici
I computer quantistici sono dispositivi in grado di risolvere problemi oggi laddove i computer classici impiegherebbero migliaia di anni. Da anni IBM sta inseguendo l'informatica quantistica insieme ad altre Big Tech come Amazon, Microsoft e Alphabet.
Tutti però si sono scontrati con un grande problema che finora ha impedito il decollo di questi computer: gli errori prodotti dai qubit. Le macchine esistenti hanno bisogno di una potenza di calcolo enorme per correggere gli errori e quindi di molti qubit. Nel 2019 IBM ha cambiato il suo approccio al problema e ora sembra essere approdata a un nuovo algoritmo in grado di ridurre drasticamente il numero di qubit necessari per la correzione degli errori.
Come ha riportato Jay Gambetta, vicepresidente responsabile dei quanti di IBM, i ricercatori dell'azienda in passato elaboravano una teoria scientifica di un metodo di correzione degli errori e poi costruivano un chip che corrispondesse a quella teoria. Ora, invece, il team quantistico di IBM ha dapprima esaminato i chip pratici da costruire e quindi ha elaborato un approccio di correzione degli errori sulla base di tali chip.
Entrando più nei dettagli tecnici, IBM ha introdotto i codici qLDPC, considerati fra i più promettenti per creare qubit logici. I ricercatori che lavorano sui computer quantistici stanno infatti sviluppando metodi per far lavorare insieme più qubit fisici, così da creare dei cosiddetti "qubit logici" che non sarebbero soggetti a errori.
In pratica, qualora uno di questi qubit fisici producesse un errore, sarebbe possibile rilevarlo e correggerlo per mantenere lo stato desiderato e far proseguire il calcolo. "Abbiamo risposto a queste domande scientifiche. Non c'è bisogno di un miracolo ora", ha detto Gambetta. "Ora c'è bisogno di una grande sfida in ingegneria. Non c'è reinvenzione di strumenti o cose del genere".