Le azioni Gap sprofondano di 16 punti percentuali nelle contrattazioni pre-market di Wall Street, nonostante l'azienda di abbigliamento abbia riportato conti trimestrali con ricavi e utili oltre le aspettative degli analisti. A innervosire gli investitori è stato il warning lanciato dalla società: nel 2025 i dazi commerciali costeranno tra i 250 e i 300 milioni di dollari. Quest'anno le azioni sono salite del 18,28% alla Borsa di New York.
Il Presidente e Amministratore delegato Richard Dickson ha evidenziato come Gap abbia registrato risultati solidi e oltre le attese per il primo trimestre e abbia guadagnato quote di mercato per il nono trimestre consecutivo. "
Abbiamo registrato vendite comparative positive per il quinto trimestre consecutivo, con i nostri due marchi più grandi, Gap e Old Navy, che si sono affermati nel mercato, dimostrando il potere del nostro piano di rivitalizzazione del marchio", ha detto. "La rigorosità che abbiamo incorporato nell'organizzazione ha continuato a funzionare, guidando l'espansione del margine lordo e del margine operativo nel trimestre. Questi risultati sono un ulteriore punto di prova che la nostra strategia sta funzionando".
Tuttavia, il top manager ha invitato a un certo realismo guardando a un orizzonte temporale ampio. "In questo ambiente altamente dinamico, siamo ottimisti ma realisti e rimaniamo concentrati nel controllare ciò che possiamo controllare mentre costruiamo la nostra azienda per una crescita a lungo termine".
Gap: cosa ha detto la trimestrale
Nel primo trimestre fiscale 2025 conclusosi il 3 maggio, Gap ha registrato vendite complessive per 3,46 miliardi di dollari, in crescita del 2,06% rispetto ai 3,39 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2024. Gli analisti si aspettavano entrate per 3,41 miliardi di dollari.
Nello specifico dei singoli marchi, Old Navy ha prodotto vendite per 2 miliardi di dollari, segnando una crescita di circa il 3% anno su anno, il fatturato netto di Gap è stato di 724 milioni di dollari, +5% rispetto allo scorso anno, Banana Republic ha ottenuto entrate per 428 milioni di dollari, in regresso del 3% su base annua mentre Athleta ha realizzato vendite per 308 milioni di dollari, -6% rispetto a 12 mesi prima.
A 1,45 miliardi di dollari, il margine lordo (41,91% del fatturato) è salito del 3,57% in confronto agli 1,40 miliardi di dollari del primo quarto fiscale dello scorso anno. Il margine operativo di 0,26 miliardi di dollari (7,51% del fatturato) segna un progresso del 23,81% rispetto agli 0,21 miliardi dello stesso periodo del 2024.
L'utile netto si è attestato a 0,19 miliardi di dollari, in crescita del 18,75% se paragonato agli 0,16 miliardi del trimestre conclusosi a maggio del 2024. L'utile per azione di 0,51 dollari ha battuto le stime del consensus (0,44 dollari). L'azienda ha registrato un free cash flow negativo nel primo trimestre fiscale 2025 di 223 milioni di dollari, rispetto ai -63 milioni di dollari del medesimo periodo del 2024.
Gap: dividendi e buyback
Gap ha distribuito un totale di 131 milioni di dollari agli azionisti nel primo trimestre 2025. Di questa cifra, i dividendi sono stati di 61 milioni di dollari, con una cedola di 0,165 dollari per azione corrispondente a un rendimento del 2,36% annuo tenuto conto del prezzo del titolo dell'ultima chiusura a Wall Street di 27,95 dollari. Il Consiglio di amministrazione ha approvato per il secondo trimestre un dividendo di 0,165 per azione. La parte rimanente delle remunerazioni è rappresentata dal riacquisto di azioni proprie per un totale di 70 milioni di dollari.
La guidance
Gap ha avvertito che le previsioni per il 2025 non riflettono il potenziale effetto dei dazi, che attualmente sono del 30% sulle importazioni dalla Cina e del 10% su quelle degli altri Paesi. Tuttavia, le tariffe potrebbero aumentare. Ad ogni modo, se le aliquote dovesse rimanere quelle attuali, l'azienda ha affermato che il costo incrementale lordo sarebbe stimato in un intervallo tra 250 e 300 milioni di dollari. L'azienda ha in serbo alcune strategie per mitigare oltre la metà di questo importo, stimando un impatto netto residuo sull'utile operativo 2025 da 100 a 150 milioni di dollari.
In definitiva, le vendite nette per l'intero anno dovrebbero crescere dall'1% al 2% rispetto ai 15,1 miliardi di dollari del 2024, il reddito operativo dall'8% al 10% su 1,1 miliardi di dollari dell'anno precedente, mentre la spesa in conto capitale aumenterebbe da 447 a 600 milioni di dollari nello stesso periodo.