Ford Motor ha interrotto lo sviluppo del suo ambizioso progetto di architettura elettrica di nuova generazione, noto internamente come FNV4 (Fully-Networked Vehicle), considerato un elemento chiave per competere con pionieri dell’elettrico come Tesla.
Il progetto, che puntava a semplificare le funzioni software dei veicoli e a ridurre i costi di produzione, è stato abbandonato a causa di ritardi e costi in continua crescita. Vediamo tutti i dettagli e la possibile strategia operativa sulle azioni Ford.
Ford cancella il suo progetto di “cervello elettronico”
Nonostante l’abbandono, la società ha dichiarato che integrerà quanto appreso nello sviluppo di FNV4 nel suo attuale sistema software. L’azienda continuerà a investire su un team specializzato con sede in California — noto come “skunkworks” — dedicato allo sviluppo di software avanzato e veicoli elettrici a prezzi accessibili.
“Siamo impegnati a offrire un'esperienza di connettività completa su tutta la nostra gamma, indipendentemente dal tipo di motore,” ha dichiarato un portavoce di Ford, “mentre molti altri nel settore riservano le tecnologie più avanzate solo ai veicoli elettrici”.
FNV4 rappresentava per Ford un’architettura in cui funzioni localizzate in diverse parti del veicolo sarebbero state gestite da moduli software più piccoli, in comunicazione con un cervello centrale.
Questo approccio avrebbe permesso aggiornamenti più rapidi via etere, cablaggi più semplici e un miglioramento della qualità. In aggiunta, avrebbe potuto aprire nuove opportunità di monetizzazione, come funzionalità acquistabili in abbonamento, aumentando così il valore per veicolo venduto.
Software: i problemi dei costruttori tradizionali
Mentre colossi come Tesla e Rivian hanno sviluppato da zero i propri sistemi software, i produttori tradizionali faticano a superare la complessità dei propri ecosistemi digitali, spesso costituiti da centinaia di moduli forniti da aziende terze.
Ford, ad esempio, si trova a dover gestire oltre 150 moduli indipendenti nei suoi veicoli, ognuno con software proprietario scritto da fornitori diversi. Questa frammentazione rende difficili gli aggiornamenti e aumenta il rischio di problemi qualitativi, un tema su cui il CEO Farley ha insistito, anche in seguito ai numerosi richiami subiti dall’azienda dal 2021.
Tesla, al contrario, ha fatto scuola con la possibilità di aggiornare i veicoli da remoto, una pratica ormai adottata da numerosi concorrenti, in particolare i produttori cinesi come BYD.
FNV4 Ford: con l’abbandono, persi quasi 10 miliardi dal 2023
La cancellazione di FNV4 rappresenta quindi una battuta d’arresto importante per Ford nella corsa verso la digitalizzazione dell’automobile, terreno su cui anche General Motors e Stellantis stanno investendo fortemente. Il fallimento di FNV4 ha avuto anche un impatto economico rilevante. I costi legati allo sviluppo software e ai veicoli elettrici hanno portato Ford a perdere 4,7 miliardi di dollari nel 2023 e circa 5 miliardi nel 2024.
Nonostante la fine del progetto FNV4, Ford continuerà a puntare su software proprietario e veicoli connessi, facendo tesoro delle lezioni apprese per le future generazioni di modelli, elettrici e non. In questo contesto, vediamo ora la possibile strategia operativa.
Azioni Ford: analisi tecnica e strategie operative

Le azioni Ford rimangono impostate al rialzo nel medio periodo, in particolare dai minimi registrati in area 8,45 dollari nella prima decade di aprile. Con il balzo segnato nelle ultime sedute, i prezzi hanno superato il livello orizzontale a 10,4 dollari, favorendo l’implementazione di strategie rialziste.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster – gli archi temporali selezionati mostrano una potenziale fase di rialzo fino alla fine della prima decade di giugno, seguita da una possibile fase di storno che potrebbe durare fino alla fine di giugno.


A livello operativo quindi, si potrebbero valutare strategie rialziste in caso di segnali di forza in area 10,70-10,40 dollari. Nel breve termine, il primo target potrebbe essere posto in area 11 dollari e il successivo in area 11,40 dollari, successiva resistenza statica lasciata in eredità dai massimi segnati tra agosto e novembre 2024.
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