Dopo un'apertura all'insegna della debolezza recuperano terreno i principali mercati azionari del Vecchio Continente che, in attesa dell'inizio delle trimestrali USA, chiudono la prima seduta dell'ottava in generale territorio positivo. In questo contesto il Ftse Mib si porta in area 27.900 punti, avvicinando in questo modo le prossime resistenze poste sulla soglia dei 28.000 punti. Dal punto di vista operativo lasciandosi alle spalle questi livelli si dovrebbe assistere a nuovi allunghi da parte delle quotazioni, che a quel punto avrebbero come prossimo obiettivo i massimi degli ultimi 15 anni situati sui 28.500 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero con la perdita dei 27.500 punti e primi target i minimi delle ultime settimane situati sui 27.000 punti. Tra i titoli che nella seduta odierna si sono messi in luce a Piazza Affari troviamo FinecoBank, che sta proseguendo quel recupero innescatosi durante la scorsa ottava. Andiamo a vedere i motivi di questo apprezzamento.
FinecoBank: JP Morgan promuove l'azione
Prosegue il momento di forma da parte di FinecoBank che prosegue quel recupero innescatosi durante la scorsa settimana in corrispondenza degli ottimi dati riguardanti la raccolta che si è avuta nel mese passato.
Nello specifico la società guidata da Alessandro Foti ha registrato a giugno afflussi per 765 milioni di euro, grazie anche al successo del collocamento del Btp Valore. Grazie a questi dati FinecoBank ha superato per il terzo anno consecutivo la soglia dei 5 miliardi di euro di raccolta nei primi sei mesi dell’anno. Nel dettaglio il gestito si è attestato a 458 milioni di euro, sostenuto in particolar modo dalla raccolta retail di FinecoBank A.M. che ha visto un afflusso di 409 milioni di euro. Nel mese passato buone performance sono arrivati dai ricavi del brokerage che si sono portati a 17 milioni di euro, registrando un apprezzamento di quasi il 50% se confrontati con la media dei ricavi che si erano avuti tra il 2017 ed il 2019. Infine a giugno FinecoBank ha acquisito oltre 9.100 clienti, portando il totale nel nuovo anno ad oltre 60.000 nuovi clienti, segnando un +25% rispetto ai primi sei mesi del 2022.
Grazie a questi numeri sono arrivate le promozioni da parte delle banche d'affari ed in particolar modo interessante risulta quella di JPMorgan. La banca a stelle e strisce ha abbassato il target price dai precedenti 18 euro agli attuali 17 euro, ma ha confermato il giudizio del titolo ad "overweight", collocando le azioni su "positive catalyst watch". Infine dobbiamo anche ricordare come negli ultimi giorni le posizioni short presenti sul titolo stanno diminuendo. Di queste ultimi minuti è la diminuzione della posizione ribassista da parte di Marshall Wace che passa dall'1,75% che aveva a fine giugno all'attuale 1,32%.
Azioni FinecoBank: analisi tecnica e strategie operative
L'englufing rialzista, classico pattern di inversione a candele, realizzatosi nella giornata di giovedi scorso sul titolo FinecoBank continua a sostenere il recupero delle quotazioni che chiudono la prima seduta della settimana in deciso rialzo in area 13,30 euro. Con volumi anche oggi superiori alla media giornaliera mensile, le attese sono per una continuazione di questo movimento che dovrebbe andare a mettere sotto pressione i 13,70-13,75 euro, dove transita la trendline discendente che parte dai massimi del 2023. Dal punto di vista operativo il superamento di questi livelli andrebbe a rafforzare il recupero in atto, che avrebbe come prossimi obiettivo i 14,30 euro, dove verrebbe testata la media mobile di lungo periodo, e successivamente i 14,50 euro. Sarà solo lasciandosi alle spalle quest'ultime aree resistenziali, che si avrebbero nuovi allunghi in direzione dei massimi dello scorso aprile situati sulla soglia dei 15 euro.
Al contrario un ritorno sotto i 12 euro andrebbe a rimettere sotto pressione i minimi del 2023 posti nei pressi degli 11,60-11,65 euro. Nel caso in cui il titolo violasse questi supporti, si avrebbe una riattivazione del trend ribassista innescatosi nel febbraio del 2023 e che avrebbe come prossimi obiettivi gli 11,20 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto il 9 settembre del 2022, e a seguire i minimi degli ultimi 9 mesi situati nei pressi dei 10,50 euro. Ricordiamo che questo livello rappresenta l’ultimo baluardo per evitare un ritorno sul bottom dell’anno passato in area 10,15 euro.
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