I nuovi record di Wall Street nella serata di ieri impattano sui futures del Vecchio Continente che, impostati sopra la parità, anticipano un inizio di giornata all'insegna dei rinnovati acquisti sui principali mercati azionari europei, il cui focus odierno è rivolto ai dati occupazionali USA.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 33.450 punti, confermando il suo trend rialzista che potrebbe spingersi nelle prossime sedute in direzione dei 33.500-33.600 punti e a seguire i 33.800 punti.
Al contrario sarà solo con una discesa dei corsi sotto i 32.000 punti che si avrebbe un primo segnale di debolezza, con un primo obiettivo a 31.750-31.650 punti e successivamente i 31.500 punti. Tra i titoli da seguire a Piazza Affari troviamo Fincantieri che nella serata di ieri ha comunicato i dati del 2023. Ecco i dettagli.
Fincantieri: si riduce la perdita nel 2023
Nella serata di ieri il CdA di Fincantieri ha comunicato i dati del 2023 che sono stati contrassegnati dalla solida performance operativa dello Shipbuilding militare e civile e dalla forte ripresa dell’attività commerciale del settore Offshore e Navi speciali.
Nello specifico il Gruppo cantieristico navale ha visto nell'anno passato un risultato netto negativo per 53 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al risultato negativodi 324 milioni di euro del 2022, mentre il risultato d’esercizio adjusted, al netto dei proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti, è negativo per 7 milioni di euro, in ripresa rispetto al risultato netto negativo di 108 milioni di euro del 2022.
Per quanto riguarda i ricavi questi sono aumentati del 2,8% a 7,651 milioni, mentre l'Ebitda si attesta a 397 milioni, con un aumento annuo di circa l’80% rispetto all'anno passato. In significativa ripresa l'Ebtida margin che si porta al 5,2%, in crescita rispetto al 3,0% del 2022.
Buoni numeri arrivato dall'Ebit pari a 162 milioni di euro che si confronta con i -10 milioni di euro dell'esercizio precedente. In ripresa è anche la posizione finanziaria netta che rimane negativa a 2,27 miliardi di euro, ma in miglioramento del 10% rispetto al 2022.
Nel corso del 2023 Fincantieri ha acquisito ordini pari a 6,6 miliardi di euro, in aumento di quasi il 24% rispetto al 2022. Nel dettaglio si è avuto un consolidamento del settore Cruise, una buona performance positiva nel comparto Difesa e una rapida crescita di volumi e margini nell’Offshore. Nel corso dell'anno passato sono state consegnate 26, mentre in portafoglio ci sono 85 navi le cui consegne sono previste entro il 2030.
Infine, Fincantieri conferma i target per il 2024 che vedono ricavi a circa 8 miliardi di euro, in crescita di circa il 4,5%, una marginalità vicina al 6% rispetto al 2023, mentre il rapporto di indebitamento dovrebbe vedere un miglioramento rispetto alla guidance fornita in occasione del Capital Markets Day, tenutosi nel maggio dello scorso anno, fino a raggiungere un valore compreso tra il 5,5 e il 6,5x nel 2024.
Azioni Fincantieri: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sul titolo nel breve e medio periodo. E' stata una giornata in leggero territorio positivo quella di ieri per il titolo Fincantieri con i prezzi che, accompagnati da volumi superiori alla media giornaliera mensile, hanno chiuso in area 0,51 euro.
Nel caso in cui tali aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle e nei cui pressi transitano sia la media mobile a 50 giorni che quella di lungo periodo, si avrebbe una prosecuzione degli acquisti prima in direzione degli 0,535 euro e successivamente verso gli 0,56-0,563 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la trendline ribassista che parte dai massimi dei 2021 e congiunge quella dello scorso anno.
Dal punto di vista operativo il superamento di ques'ultimi livelli andrebbe a rafforzare il quadro grafico, con possibili ulteriori recuperi fin verso i massimi del 2024 situati nei pressi degli 0,59 euro. Al contrario il mancato superamento degli 0,51 euro dovrebbe tornare ad indebolire l'azione, aprendo la strada a nuove vendite con primi obiettivi nei pressi degli 0,59 euro e a seguire i minimi del 2024 posti in area 0,47 euro.
Dal punto di vista operativo la perdita di questi supporti farebbe aumentare le possibilità per le quotazioni di rivedere il bottom degli ultimi tre anni situato sugli 0,455 euro. Nel caso si verificasse questa view fondamentale sarebbe la tenuta di tali sostegni, per evitare un ulteriore indebolimento della struttura grafica con prossimi target i minimi di marzo 2020 posti sulla soglia degli 0,4 euro.
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