Nel giorno in cui la Bce ha rivisto al ribasso l'inflazione sia per quanto riguarda il 2024 che il 2025, i principali mercati azionari del Vecchio Continente chiudono le contrattazioni vicini ai livelli della chiusura di ieri. In questo contesto il FTSE Mib termina la quarta seduta della settimana nei pressi dei 33.400 punti, confermando il suo trend rialzista che potrebbe spingersi nelle prossime sedute in direzione dei 33.500-33.600 punti e a seguire i 33.800 punti. Al contrario sarà solo con una discesa dei corsi sotto i 32.000 punti che si avrebbe un primo segnale di debolezza, con un primo obiettivo a 31.750-31.650 punti e successivamente i 31.500 punti.
Tra le storie che hanno contrassegnato la giornata odierna troviamo Amplifon, che oggi ha comunicato i dati del 2023. Andiamo a leggerli nello specifico.
Amplifon: nel 2023 ricavi record in crescita del 10,2%
In tarda mattinata Amplifon, leader globale del mercato retail dell’hearing care, ha comunicato i dati dell'anno passato che sono stati trainati al rialzo da una significativa crescita organica, superiore ai suoi competitor. Nello specifico i ricavi hanno visto una crescita del 10,2% attestandosi sui livelli record di 2,26 miliardi di euro, mentre l'utile netto è passato dai 183,3 milioni agli attuali 165,8 milioni di euro. Su quest'ultimi numeri hanno impattato i maggiori ammortamenti conseguenti ai forti investimenti nel business e l’incremento degli oneri finanziari. Nel corso del 2023 l'Ebitda ha visto un aumento del 3,1% a 541,6 milioni di euro, con un margine in calo di 80pb al 24%, per effetto dei forti investimenti nel personale specializzato di negozio per sostenere la crescita futura della società e della minore leva operativa dell’area EMEA a causa di un mercato più debole delle attese.
Per quanto riguarda il debito questo passa dagli 830 milioni di euro del 2022 agli 852,1 milioni di euro ed una leva finanziaria che passa da 1,52x a 1,5x. Nel corso dell'anno passato è proseguita inoltre l'espansione internazionale del Gruppo con l'acquisizione di oltre 340 punti vendita ed il superamento di quota 400 negozi in Cina. Per quanto riguarda il 4° trimestre la società guidata dal Ceo Enrico Vita ha visto ricavi pari a 615,0 milioni di euro, in crescita dell’11,2% rispetto al quarto trimestre del 2022 ed un'Ebtida ricorrente pari a 155,8 milioni di euro, in linea con il dato record conseguito nello stesso periodo dell'anno passato. In questo contesto l’incidenza sui ricavi è stata pari al 25,3%, inferiore di 160 punti base rispetto al quarto trimestre del 2022 per effetto dei forti investimenti principalmente nella rete di vendita specializzata e della minore leva operativa dell’area EMEA a causa di un mercato più debole rispetto alle attese. Nel corso del periodo l'utile netto si è attestato a 53 milioni, dai 63,7 milioni di euro del quarto trimestre del 2022 per i maggiori ammortamenti conseguenti ai forti investimenti nel business e per l’incremento degli oneri finanziari.
Infine per quanto riguarda il 2024 Amplifon si attende ricavi in crescita high-single-digit ed un aumento della redditività con un margine che dovrebbe raggiungere il 24,6%. Ricordiamo infine che il Cda ha proposto un dividendo di 29 centesimi di euro per azione, in linea con quello distribuito nel 2022, con un pay-out pari al 41,9% dell’utile netto.
Azioni Amplifon: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione nella giornata odierna. Con volumi quasi 4 volte la media giornaliera mensile è stata una giornata all'insegna degli acquisti per il titolo Amplifon, con le quotazioni che si sono spinte oltre i massimi degli ultimi 7 mesi posti in area 32,60 euro. Nel breve termine una conferma oltre questi livelli andrebbe a rafforzare il quadro grafico di fondo, andando a riattivare quel trend ascendente partito dai minimi dello scorso mese di ottobre posti in area 24,50 euro. In questo caso i prezzi dovrebbero prima spingersi prima verso la soglia dei 33 euro e successivamente in direzione dei 33,75 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali farebbe proseguire il recupero prima verso i 35 euro ed in seguito verso gli ex massimi dello scorso giugno situati sui 35,75 euro.
Al contrario un ritorno dei prezzi sotto i 32,60 euro dovrebbe aprire le porte a delle prese di beneficio con un primi target sui 31,80 euro ed in seguito i 30,65 euro, minimi delle ultime 4 settimane e livello dove transita l'indicatore giornaliero del Supertrend. Nel caso in cui tali supporti dovessero essere violati aumenterebbero le possibilità di andare a rivedere i minimi dell'anno in corso situati in area 29,20 euro.
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