Dopo aver chiuso il peggior semestre degli ultimi 50 anni, i futures del Vecchio Continente impostati sotto la parità anticipano un nuovo inizio di seduta all'insegna della debolezza sui principali mercati azionari dell'area euro, il cui focus rimane sempre rivolto ai timori riguardanti sia l'inflazione che la recessione.
In questo contesto, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni vicino ai minimi di marzo 2022 posizionati sulla soglia dei 21.000 punti, sotto i quali si avrebbe un ulteriore indebolimento del mercato azionario con prossimi target ribassisti posti sui 20.500-20.400 punti. Al rialzo, segnali di forza si avrebbero solo con il ritorno oltre i 22.500 punti. Tra i titoli che oggi andremo a monitorare a Piazza Affari troviamo Ferrari che da il via al piano di buyback.
Ferrari: via al buyback da 2 miliardi di euro
Come previsto nel suo piano industriale 2022-2026 presentato a Maranello, Ferrari da il via ad un buyback da 2 miliardi di euro. La prima tranche, che inizierà oggi e terminerà il 30 novembre, vedrà 120 milioni di euro da destinare a Piazza Affari e 30 milioni di euro da riservare su Wall Street.
Ricordiamo che la società detiene già il 5% delle proprie azioni e che il buyback, che potrà servire anche per piani di incentivazione al management, dovrebbe riguardare fino al 10% del suo capitale sociale. Al termine di questa operazione la società avrebbe un tesoretto che potrebbe tornare utile anche nel caso di future acquisizioni. Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sul titolo.
Azioni Ferrari: analisi tecnica e strategie operative
Non si arresta quella fase correttiva innescatasi sul titolo Ferrari il 22 novembre 2021 dai 247-248 euro e che ha spinto nelle ultime ottave i prezzi in area 163 euro. Nel breve termine saranno questi i livelli a cui guarderà il mercato, perchè in caso di rottura dovremmo assistere ad ulteriore debolezza sull'azione con primi target sui 160 euro e successivamente spingere le quotazioni sui minimi degli ultimi 24 mesi posizionati sui 145-150 euro.
Al contrario un primo segnale di positività, che potrebbe generare un rimbalzo, si avrebbe con la rottura delle prime resistenze di breve situate sui 180 euro. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere superate, si assisterebbe ad un recupero dei corsi che avrebbero un primo target sui 190 euro e a seguire i 200-203 euro. L'eventuale superamento di quest'ultimi livelli andrebbero a rafforzare la struttura grafica del titolo con ulteriori allunghi in direzione dei 210-213 euro.
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