Dopo il rimbalzo di ieri tornano ad indebolirsi i principali mercati azionari del Vecchio Continente che, in scia alle vendite che stanno interessando in particolar modo il settore bancario, si avviano a chiudere in generale ribasso. In questo contesto il FTSE Mib, che paga la nuova risalita dei rendimenti obbligazionari, scende sotto la soglia dei 22.000 punti e guarda i minimi settimanali situati nei pressi dei 21.600 punti. Sarà importante la tenuta di questi livelli per evitare una prosecuzione della debolezza verso i 21.500 e a seguire 21.300 punti. Tra i titoli che a Milano vanno controtendenza troviamo Ferrari, nel giorno in cui la società ha presentato il piano stretegico 2022-2026. Andiamo a vederlo nello specifico.
Ferrari: fatturato a 6,7 miliardi di euro nel 2026
Nel Capital Markets Day Ferrari ha presentato il nuovo piano strategico 2022-2026, prevedendo il lancio di 15 nuove auto. Tra questi troviamo il modello Purosangue atteso nel settembre 2022, la nuova Supercar che dovrebbe essere lanciata entro il 2026, mentre la prima Ferrari elettrica vedrà la luce nel 2025. Entro la fine del piano l'offerta di prodotti sarà per il 40% a combustione interna, mentre la rimanente parte sarà ibrida ed elettrica. Tutti i motori elettrificati verranno sviluppati e progettati a Maranello. Per l'AD Benedetto Vigna, Ferrari punta a raggiungere nel 2026 una crescita annua del 9%, con un fatturato netto pari a 6,7 miliardi di euro. L'EBIT dovrebbe attestarsi tra gli 1,8-2 miliardi di euro, con un margine compreso tra il 27-30%,
L'EBITDA dovrebbe essere tra 2,5-2,7 miliardi di euro, con un margine tra il 38-40% ed un CAGR dell'11%. Rispetto al precedente piano, l'azienda prevede un free cash flow raddoppiato tra i 4,6-4,9 miliardi di euro. Infine l'utile netto per azione è visto nel 2026 tra i 7,2-8 euro. Per il 2022 Ferrari stima ricavi nell’ordine dei 4,8 miliardi di euro, con un EBITDA tra gli 1,65 miliardi e gli 1,7 miliardi di euro e una marginalità compresa tra il 34,5% e il 35,5%. L'EBIT è visto tra gli 1,1 miliardi e gli 1,15 miliardi con marginalità tra il 34,5% e il 35,5%. Infine l’utile per azione dovrebbe collocarsi tra i 4,55 e i 4,75 euro. Andiamo ora ad analizzare la situazione grafica presente sul titolo.
Azioni Ferrari: analisi tecnica e strategie operative
Il recupero odierno non cambia la struttura grafica del titolo Ferrari, che rimane sempre impostata al ribasso. Nel breve termine, sarà importante la tenuta dei minimi di periodo situati nei pressi dei 161 euro per evitare una prosecuzione delle vendite versi minimi del 2021 situati sui 151,50 euro e successivamente verso la soglia dei 150 euro.
Al contrario, una continuazione del rimbalzo a cui stiamo assistendo si avrebbe con il pronto recupero dei 175 euro, sopra i quali si avrebbe un primo target sui 180 euro e a seguire i 190 euro. Solo nel caso in cui queste ultime resistenze dovessero essere superate si avrebbe un segnale di forza, aprendo la strada ad ulteriori allunghi in direzione dei massimi di marzo 2022 posti oltre i 210 euro.
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