Cosa fare con Ferrari in Borsa? Comprare o vendere il titolo a Piazza Affari? Prima di analizzare il quadro tecnico ricordiamo gli ultimi risultati trimestrali pubblicati dalla società, relativi ai primi tre mesi di quest’anno.
Il gruppo ha terminato il periodo con consegne totali pari a 3.567 unità, in aumento del 9,7% rispetto al primo trimestre 2022 e ricavi netti per 1,429 milioni, in aumento del 20,5% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.
L’EBITDA adjusted è stato pari a 537 milioni di euro, in crescita del 27,0% rispetto all’anno precedente, l’EBIT adjusted è ammontato a 385 milioni di euro, in aumento del 25,3% rispetto all’anno precedente. L’utile netto adjusted si è attestato a 297 milioni di euro, mentre l’EPS è stato pari a 1,62 euro.
Il primo veicolo completamente elettrico targato Ferrari dovrebbe debuttare nel 2025 e si prevede che i veicoli elettrici e gli ibridi costituiranno la stragrande maggioranza delle vendite dell'azienda nella metà del decennio.
Per quanto riguarda le prospettive, l’azienda ha confermato la sua guidance di fatturato per l'intero anno di 5,7 miliardi di euro, con un EBITDA rettificato in un range di 2,13-2,18 miliardi di euro e un margine EBITDA rettificato del 26%. In questo contesto, vediamo ora il quadro grafico e come operare sul titolo secondo l’analisi tecnica.
Analisi tecnica e strategie operative su Ferrari
Il quadro tecnico di Ferrari rimane fortemente impostato al rialzo nonostante le recenti vendite viste questa settimana. I prezzi rimangono all’interno di un trend rialzista in atto da giugno 2022, come si può notare dal pattern di massimi e minimi crescenti tuttora in essere sul timeframe giornaliero.
Considerata la struttura grafica, si potrebbero dunque privilegiare strategie di matrice rialzista dai vicini supporti: il primo a 258 euro, mentre più distante troviamo i sostegni a 248 euro e 239 euro. In caso di un proseguimento del movimento correttivo, segnali di forza da queste zone potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di posizioni in acquisto con primo obiettivo di profitto identificabile a 280 euro, mentre target più ambizioso a 300 euro.
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