ENI-Snam: nuova joint venture in Algeria, quali attese sui titoli? | Investire.biz

ENI-Snam: nuova joint venture in Algeria, quali attese sui titoli?

02 gen 2023 - 09:05

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Rimane sempre debole l'impostazione grafica sui titoli ENI e Snam. Quali i primi livelli oltre i quali si avrebbe un segnale di rafforzamento? Andiamo a scoprirli

In una giornata che vedrà volumi ancora in contrazione, in scia alla chiusura di Wall Street per festività, i futures europei impostati in territorio positivo anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti sui principali listini azionari europei.

Con il focus rivolto sempre sia alle prossime mosse delle Banche centrali in tema di tassi di interesse, che alla situazione Covid-19 presente in Cina, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni in area 23.900 punti, tornando in questo modo ad avvicinarsi alla soglia psicologica dei 24.000 punti.

Dal punto di vista operativo una conferma oltre quest'ultimi livelli potrebbe innescare un recupero dei corsi verso i 24.200-24.300 punti e successivamente presso la soglia dei 24.500 punti. Al contrario rimarrebbero sempre alte le chance di una prosecuzione della fase correttiva in direzione dei 23.500 punti e a seguire sui minimi delle ultime ottave a 23.350 punti.

Tra i titoli da monitorare a Piazza Affari oggi troviamo sia ENI che Snam, che hanno ufficializzato un'importante partnership, ecco di cosa si tratta e le strategie operative.

 

ENI e Snam: al via la partnership in Algeria

Dopo l'accordo del 20 dicembre 2022 e riguardante la cattura e lo stoccaggio di CO2 nella zona di Ravenna, ENI e Snam proseguono le loro partnership che questa volta li porta in Nord Africa. Nello specifico le due società hanno ufficializzato l'alleanza per la gestione di due gruppi di gasdotti in Algeria.

Nello specifico Snam andrà ad acquistare il 49,9% di una società di nuova costituzione del gruppo ENI, al cui interno sono state conferite tutte le partecipazioni in mano all'azienda guidata da Claudio Descalzi, nelle società che gestiscono due gruppi di gasdotti internazionali che andranno a collegare l'Algeria al nostro Paese.

La conclusione della nuova partnership è prevista entro la metà di questo mese, mentre nel frattempo le due società italiane stanno procedendo agli ultimi adempimenti per arrivare al perfezionamento dell’operazione che riguarda sia le pipeline onshore, che si estendono dal confine tra Algeria e Tunisia fino alla costa tunisina tramite il gasdotto Ttpc, sia quelle offshore che collegano la costa tunisina all’Italia tramite il gasdotto TMPC. Vediamo ora l'impostazione dei due titoli a Piazza Affari.

 

ENI: analisi tecnica e strategie operative

Le vendite che hanno contrassegnato l'ultima giornata della scorsa settimana hanno riportato il titolo ENI sotto i primi supporti situati sui 13,40 euro. Nel breve termine una conferma sotto questi livelli potrebbe far proseguire la correzione verso i minimi delle ultime ottave situati sui 12,80 euro e successivamente presso gli ex massimi di agosto 2022 posizionati sui 12,60-12,65 euro.

Al contrario, con il recupero dei 13,65-13,70 euro, che rappresentano i massimi della scorsa ottava, i corsi potrebbero spingersi verso la soglia dei 14 euro dove transitano sia la trendline ribassista di breve che parte dai top di periodo che l'indicatore del Supertrend daily.

Sopra questi livelli il titolo invierebbe un segnale di forza, con primi target situati sui 14,25-14,30 euro e successivamente i 14,60-14,65 euro. Nel caso in cui queste resistenze dovessero essere superate, si potrebbero avere ulteriori allunghi in direzione dei 15 euro e a seguire verso i top del 2019 posti sulla soglia dei16 euro.

 

Snam: analisi tecnica e strategie operative

Il deciso recupero partito su Snam a ottobre dalla soglia dei 4 euro e che si è arrestato a contatto con i 4,90 euro, dove transita la media mobile di lungo periodo, si è indebolito nelle ultime ottave con i prezzi che guardano l'area dei 4,50 euro, dove transita la trendline ribassista che parte dai top di maggio 2022.

Nel breve termine la mancata tenuta di queste ultime aree supportive dovrebbe far proseguire le vendite in direzione dei 4,40-4,35 euro e successivamente verso i 4,25 euro. Nel caso in cui anche questi sostegni dovessero cedere si aprirebbero le porte per un test sui minimi annuali situati sui 4 euro.

Per inviare al contrario un segnale di ritrovata forza i corsi dovrebbero spingersi oltre i massimi delle ultime due settimane in area 4,70 euro. Sopra queste resistenze si potrebbero assistere ad ulteriori allunghi fin verso i 4,90 euro.

Sarà solo sopra queste resistenze che non solo si avrebbe un miglioramento della struttura grafica del titolo, ma al tempo stesso si aprirebbero le porte per nuovi target sui 5 euro e a seguire verso i massimi degli ultimi 6 mesi posti sui 5,15-5,20 euro.

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