ENI resta sotto i riflettori a Piazza Affari. Secondo le indiscrezioni pubblicate da Reuters, la società starebbe effettuando colloqui per vendere una quota di minoranza, compresa tra il 5% e il 15%, della divisione che si occupa di energie rinnovabili e retail: Plenitude. Le fonti sentite dall’agenzia hanno detto che l’operazione potrebbe essere conclusa prima di agosto, con una valutazione di Plenitude di oltre 6 miliardi di euro. Sempre secondo i rumors, la cessione della quota di minoranza creerebbe i presupposti per una quotazione, la quale avrebbe la possibilità di essere lanciata entro fine 2023 o più probabilmente a fine 2024.
Le voci relative ad una cessione di una minoranza di Plenitude erano già emerse a inizio anno. I rumors al tempo parlavano di una percentuale tra il 5% e il 10% al private equity norvegese HitecVision, con cui ha già una joint venture su Var Energi.
Plenitude ed ENI: le attese degli analisti
Secondo le attese degli analisti censiti da Bloomberg, il reddito netto adjusted di Plenitude nel periodo 2023-2026 dovrebbe passare da 520,75 a 800,61 milioni di euro. I ricavi sono invece previsti in salita da 21,937 miliardi a 44,98 miliardi di euro. Per ENI, considerando lo stesso periodo, il consensus vede EPS in flessione da 2,58 a 2,10 euro. Anche il fatturato è stimato in discesa, da 105,681 miliardi a 105,417 miliardi di euro. Per quanto riguarda le azioni invece, dei 33 analisti censiti da Bloomberg che seguono il titolo ENI, 20 forniscono un giudizio di buy e 13 di hold. Il prezzo obiettivo a 12 mesi è a 16,27 euro, il 25% in più circa dalle quotazioni attuali.
Azioni ENI: analisi tecnica e livelli da monitorare
Da un punto di vista grafico, le azioni ENI continuano ad essere inserite in una fase di incertezza. I prezzi non riescono infatti ad oltrepassare la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 14 febbraio e 17 aprile 2023. Se questo ostacolo fosse superato con un’accelerazione oltre i 13,45 euro, verrebbe fornito un indizio positivo per la prosecuzione dell’uptrend di medio periodo in atto. Se ciò avvenisse, i potenziali obiettivi del movimento ascendente sarebbero identificabili a 13,60 euro, 14 euro e 14,60 euro.
Viceversa un’indicazione favorevole ai venditori arriverebbe con la discesa sotto la zona compresa tra i 12,80 euro e i 12,66 euro, dove transitano rispettivamente il livello orizzontale espresso dai minimi del 20 dicembre 2022 e la linea di tendenza ottenuta collegando i lows del 28 settembre 2022 e 16 marzo 2023. In questa eventualità, la contrazione avrebbe la possibilità di estendersi nei pressi della soglia psicologica dei 12 euro.