Il maxi piano di incentivi fiscali promosso da Trump, che oggi verrà discusso al Senato e la cui entrata in vigore potrebbe aumentare sensibilmente il debito Usa, non impensierisce al momento i mercati azionari europei che chiudono la prima seduta della settimana in leggero territorio rialzista.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni in aumento dello 0,14% in area 39.797,31 punti. Dal punto di vista operativo non cambia la view sull'indice italiano che, con la conferma dei corsi oltre i 39.750 punti, avrebbe come prossimo obiettivo rialzista la soglia dei 40 mila punti. Al contrario nuovi segnali di debolezza dell'indice italiano si avrebbero con il ritorno delle quotazioni sotto i 39 mila punti.
Tra i titoli che nella seduta odierna a Piazza Affari hanno registrato una performance negativa troviamo Eni, nel giorno in cui il cane a sei zampe ha inaugurato in Congo il primo agri-hub per la produzione di olio vegetale. Andiamo a scoprire le novità in merito.
Eni: in Congo primo agri-hub destinato ai biocarburanti
Nelle scorse ora il cane a sei zampe ha inaugurato a Loudina, nella zona meridionale del Congo, il primo agri-hub per l'estrazione di olio vegetale. L'impianto, che segna un nuova tappa per la propria strategia di decarbonizzazione, alimenterà le bioraffinerie Enilive in Italia, dove l'olio verrà trasformato in biocarburante.
Il progetto, sviluppato su terreni degradati o sottoutilizzati attraverso tecniche di agricoltura rigenerativa, coinvolgerà circa 400 operatori tra meccanizzazione, logistica e industria e avrà una capacità produttiva di 30 mila tonnellate l’anno.
L’obiettivo da parte del gruppo guidato da Claudio Descalzi, il cui progetto è in linea con il proprio piano strategico per raggiungere le zero emissioni nette dei propri prodotti e processi entro il 2050, non è solo quello di rafforzare la filiera agro-industriale locale, ma anche di contribuire alla sicurezza alimentare con la produzione di proteine vegetali per uso zootecnico.
Infine per lo sviluppo del progetto saranno utilizzati circa 200 nuovi mezzi, di cui la metà già importati e impiegati nella campagna agricola in corso. Ricordiamo che nel 2023 Eni ha inaugurato nel Paese il Centro di eccellenza per le energie rinnovabili e l'efficienza energetica, sostenendo diversi progetti per migliorare l'accesso all'educazione e alla salute, oltre che la diversificazione economica.
Azioni Eni: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni Eni sulla Borsa italiana. Con volumi in diminuzione rispetto alla media giornaliera mensile, è stato un inizio di settimana all'insegna della debolezza per il titolo Eni che, con un ribasso dello 0,51%, ha chiuso le contrattazioni in area 13,76 euro.
Se l'impostazione di medio periodo rimane confermata al rialzo, nel breve termine fondamentale sarà la tenuta dei primi supporti situati in area 13,60 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend.
Dal punto di vista operativo la violazione di tali sostegni farebbe proseguire la fase correttiva innescatasi martedì scorso e che avrebbe come prossimi target discendenti i 13,40 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, e successivamente la soglia dei 13 euro.
Nel caso in cui anche questi supporti dovessero essere violati, dovremmo assistere a una continuazione della discesa verso i 12,55-12,5 e successivamente i 12,10 euro. La perdita di tali supporti dovrebbe far proseguire le vendite in direzione degli 11,66 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 14 aprile, e a seguire i minimi dello scorso mese di aprile in area 11 euro.
Al contrario il superamento delle prime aree resistenziali situate sui 13,85 euro, aprirebbe le porte per andare a chiudere il gap-down lasciato aperto lo scorso 24 giugno in area 14,224 euro. Il superamento di questi livelli dovrebbe favorire una continuazione del recupero verso i top del 2025 in area 14,50 euro.
Nel caso in cui tali aree resistenziali dovessero essere messe alle spalle, si avrebbe un rafforzamento della struttura grafica, con prossimi obiettivi i 14,85 euro e successivamente i 15 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto il 16 maggio dello scorso anno.
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