In una giornata che sarà contrassegnata dall'importante dato riguardante l'inflazione statunitense, i futures del Vecchio Continente impostati in terreno positivo anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti per i listini azionari europei.
In questo contesto e mentre aumentano le attese per le riunioni della Federal Reserve e BCE in tema di rialzo dei tassi di interesse, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni in area 24.400 punti, sopra i quali sono possibili allunghi in direzione dei 24.500-24.550 punti e successivamente l'area dei 24.700-24.800 punti. Al ribasso sarà solo con la perdita dei 24.300 punti che si potrebbero avere nuovi testa sulla soglia psicologica dei 24.000 punti. Tra i temi da monitorare a Milano troviamo ENI, che nella giornata di ieri ha inaugurato una nuova centrale fotovoltaica in Africa.
ENI: al via centrale fotovoltaica in Tunisia
ENI ha dato l'avvio alla produzione nella centrale fotovoltaica di Tataouine, nel sud della Tunisia. Con una capacità installata di 10 MW, l’impianto contribuirà al percorso di decarbonizzazione del Paese e va incontro alla strategia del gruppo di azzerare le emissioni di gas serra entro il 2050. L’impianto in questione riuscirà a fornire alla rete elettrica oltre 20 GWh annui di energia, assicurando al tempo stesso un risparmio di circa 211.000 tonnellate di CO2 equivalenti per la durata d’esercizio. L’energia elettrica prodotta sarà ceduta a Stegl, società tunisina dell'elettricità e del gas, sulla base di un accordo che avrà una durata di 20 anni.
L’impianto è stato realizzato da Société Énergie Renouvelables ENI Etap, una joint venture paritetica tra ENI ed Etap che opera nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Ricordiamo che il Cane a sei zampe è presente in Tunisia fin dal 1961 e opera anche nel campo fotovoltaico con una capacità massima di 5 MW e, grazie ad un sistema di generazione ibrida, fornisce energia elettrica per l’adiacente campo di Adam situato nel Governatorato di Tataouine. Tutto questo consente un risparmio dei consumi di gas e di emissioni di anidride carbonica per oltre 6.500 tonnellate all’anno.
Azioni ENI: analisi tecnica e strategie operative
L'inizio della nuova settimana è stata all'insegna degli acquisti per il titolo ENI, con le quotazioni che si sono mantenute sopra gli importanti supporti situati in area 13,40-13,45 euro. Nel breve termine sarà fondamentale la tenuta di questi sostegni, perchè una loro rottura andrebbe a confermare quel triplo massimo disegnato dal titolo con il test dei 14,55-14,60 euro. Inoltre, tale ribasso aprirebbe le porte ad una prosecuzione delle vendite che avrebbe un primo target sui 13 euro e successivamente sui 12,50 euro. Nel caso in cui anche queste aree supportive dovessero cedere, l'obiettivo si troverebbe sui 12 euro.
Al contrario sarà solo grazie al pronto recupero dei 14 euro che l'azione invierebbe un segnale di forza, con primi target situati sui 14,25-14,30 euro e successivamente i 14,60-14,65 euro. Nel caso in cui queste resistenze dovessero essere superate, si potrebbero avere ulteriori allunghi in direzione dei 15 euro e a seguire verso i massimi del 2019 posizionati sulla soglia dei 16 euro.
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