In attesa di scoprire tra 24 ore a che livelli si è attestata l'inflazione statunitense nel mese di novembre, ma soprattutto vedere le decisioni che mercoledi e giovedì arriveranno da Federal Reserve e Bce in tema di rialzo dei tassi di interesse, la prima seduta dell'ottava è contrassegnata da una leggera debolezza sui listini azionari europei.
In questo contesto il Ftse Mib cerca di recuperare l'importante area dei 24.300 punti, per evitare che la correzione di breve termine possa spingere i prezzi fin verso la soglia dei 24.000 punti. Tra i titoli che a Milano performano peggio del mercato troviamo Azimut, che al momento non beneficia del dati riguardanti la raccolta di novembre. Andiamo a leggere i numeri nello specifico.
Azimut: a novembre raccolti 531 milioni di euro
In un contesto di mercato che rimane ancora incerto e volatile, il Gruppo Azimut chiude il mese appena passato con una raccolta positiva di 531 milioni di euro, che porta il totale nei primi 11 mesi a 7,3 milioni di euro. Ricordiamo che l'obiettivo della società per l'intero anno vede un target compreso tra i 6 e gli 8 miliardi di euro.
Nello specifico nel mese appena passato i clienti hanno dato fiducia ai prodotti innovativi, con una raccolta positiva di 115 milioni di euro nel segmento dei mercati privati che spinge a 1,7 miliardi il totale da inizio 2022. Nel dettaglio questi numeri sono stati trainati sia dall'ELTIF Infrastructure & Real Asset Esg, che investe in progetti infrastrutturali che generano impatti sociali o ambientali positivi, che dal fondo Azimut Private Escalator che ha la caratteristica di aumentare in modo graduale gli investimenti sui mercati privati.
Nonostante l'andamento negativo nel corso dell'anno da parte dei mercati, il patrimonio sociale della società è cresciuto del 5% grazie anche ai risultati positivi raggiunti da alcuni fondi, che hanno batutto l'indice Fideuram dei fondi comuni italiani. Andiamo ora a vedere come sta rispondento l'azione dopo questi numeri.
Azioni Azimut: analisi tecnica e strategie operative
La nuova settimana si sta aprendo all'insegna della debolezza per il titolo Azimut, con i prezzi che comunque rimangono sempre vicini alle forti resistenze e top degli ultimi 5 mesi posti sulla soglia dei 20 euro. Nel breve periodo saranno proprio questi i livelli da monitorare, in quanto con una conferma oltre queste aree si avrebbero ulteriori allunghi in direzione dei 20,70-20,80 euro e successivamente in direzione dei top di marzo 2022 situati sulla soglia dei 22 euro. In questo contesto eventuali correzioni verso i 19,90-20 euro, ex resistenze divenuti supporti, potrebbero rappresentare delle buy opportunity per chi non ha l'azione in portafoglio.
Al contrario una discesa sotto quest'ultimi livelli dovrebbe aprire la strada ad una fase correttiva più importante, che potrebbe spingere i corsi verso i 18 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e a seguire i 17,50-17,60 euro. Sarà solo con una mancata tenuta di questi sostegni che si avrebbe un indebolimento del quadro grafico, il quale aprirebbe le porte ad ulteriori vendite fin verso la soglia dei 16 euro.
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