Dopo una partenza sottotono in scia al boom dei contagi di Covid-19 in Cina, recuperano terreno i listini azionari europei che si avviano a chiudere la giornata in generale rialzo. In questo contesto il FTSE Mib cerca di recuperare l'importante soglia psicologica dei 24.000 punti, sopra i quali si potrebbero avere degli allunghi in direzione dei 24.200-24.300 punti e successivamente verso i 24.500 punti.
Al contrario, rimarrebbe sempre valida la possibilità di una prosecuzione della fase correttiva verso i 23.600-23.500 punti e a seguire i minimi della scorsa settimana situati sui 23.350 punti. Tra i temi da seguire a Piazza Affari troviamo ENI, che con Plenitude si rafforza Oltreoceano. Andiamo a vedere nel dettaglio la nuova acquisizione.
ENI: Plenitude acquista impianto fotovoltaico in Texas
Dopo la joint venture con Snam nella cattura e stoccaggio di Co2, ENI prosegue la sua espansione nel settore delle rinnovabili. In questo caso la società di Claudio Descalzi tramite Plenitude ha acquistato un impianto fotovoltaico da 81 MW a Nord del Texas. Grazie a questa nuova operazione, che porta il portafoglio di Plenitude a raggiungere sul mercato USA una capacità installata di quasi 880 MW, si inserisce all'interno del piano industriale, i cui obiettivi sono quelli di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040 e fornire a tutti i suoi clienti energia pulita.
Ricordiamo che Plenitude fornisce attualmente energia a quasi 10 milioni di clienti europei nel mercato retail, con l'obiettivo di raggiungere entro il 2025 più di 11 milioni di clienti e di installare oltre 30.000 punti di ricarica per la mobilità elettrica. Lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili è quindi fondamentale per la strategia di crescita della controllata di ENI, che punta inoltre a raggiungere nel mondo oltre 6 GW di capacità installata entro il 2025. Andiamo ora a vedere come sta rispondendo l'azione quotata a Piazza Affari.
Azioni ENI: analisi tecnica e strategie operative
La leggera debolezza che ha contrassegnato nelle prime due sedute della settimana il titolo ENI non ha indebolito il recupero iniziato il 20 dicembre 2022 con un Oops rialzista. Nel breve termine fondamentale sarà il superamento dei 13,60-13,65 euro, oltre i quali si potrebbero avere allunghi versi i 13,80 euro, dove transita la trendline ribassista che parte dai top di novembre, e successivamente spingersi verso la soglia dei 14 euro.
Nel caso in cui queste aree resistenziali, dove peraltro passa l'indicatore del Supertrend daily, dovessero essere lasciate alle spalle aumenterebbero le possibilità di vedere le quotazioni tornare a testare i massimi di periodo situati sui 14,50-14,60 euro. Inutile sottolineare che una rittyra rialzista di questi livelli, top di settembre 2019, aprirebbero la strada a target molto ambiziosi.
Al contrario una discesa dei corsi sotto i 13,25 euro, dove abbiamo la media mobile a 10 giorni, farebbe riprendere il trend ribassista partito a novembre 2022 con primissimi target sui 12,80-12,85 euro e a seguire i 12,50 euro. L'eventuale perdita di questi sostegni andrebbe ad indebolire la struttura grafica di ENI, aprendo di conseguenza la porta ad ulteriori vendite verso la soglia dei 12 euro.
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