ENI e il Ministero delle Miniere, del Petrolio e dell’Energia della Costa d’Avorio hanno siglato ad Abidjan i contratti per l’acquisizione di 4 nuovi blocchi esplorativi offshore. La firma, che consolida ulteriormente la presenza del gruppo nel Paese, è avvenuta in occasione della prima edizione di SIREXE, il Salone Internazionale delle Risorse Estrattive ed Energetiche.
I nuovi quattro blocchi coprono un’area complessiva di circa 5.720 kmq con una profondità d’acqua che varia tra 1.000 e 3.500 m. La loro vicinanza alla scoperta di Calao, effettuata nel blocco CI-205, rappresenta un’opportunità strategica per creare ulteriori sinergie nell’area. In base agli accordi, ENI potrà esplorare l’area per una durata massima di 9 anni.
Il gruppo è presente in Costa d’Avorio dal 2015 con una produzione equity di circa 22.000 barili di olio equivalente al giorno. La società opera già in sei blocchi nelle acque profonde ivoriane, tutti con lo stesso partner Petroci Holding. ENI ha effettuato le due più grandi scoperte mai realizzate a oggi nel Paese, Baleine e Calao, ed è in procinto di aumentare significativamente la propria produzione.
A un anno dall’avvio della Fase 1 di Baleine, infatti, l’azienda si prepara al lancio della Fase 2 previsto per il prossimo mese, portando la produzione complessiva dal giacimento di Baleine a 60.000 barili di olio al giorno e 70 milioni di piedi cubi di gas associato (pari a 2 milioni di metri cubi di gas associato), che aumenteranno a 150.000 barili di olio al giorno e 200 milioni di piedi cubi di gas associato durante la Fase 3, attualmente in fase di studio. Vediamo ora il quadro grafico e i livelli da monitorare secondo l’analisi tecnica.
Azioni ENI: analisi tecnica e strategie operative
I prezzi delle azioni ENI rimangono all’interno della struttura grafica laterale-ribassista in atto da metà giugno scorso. Nelle ultime sedute di contrattazioni i prezzi hanno ceduto terreno, violando il supporto orizzontale a 13,51 euro, fino a testare area 13,24 euro, prima di effettuare un tentativo di rimbalzo.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una possibile fase ribassista fino alla fine della seconda decade di dicembre, seguita da una possibile ripartenza fino a metà gennaio.
A livello operativo quindi, si potrebbero valutare strategie in acquisto sulla forza, nel caso di un ritorno dei prezzi al di sopra del livello orizzontale a 13,51 euro. In questo caso, il primo obiettivo di profitto potrebbe essere posto sul livello tondo a 14 euro.
Un secondo target potrebbe essere posto sulla resistenza a 14,54 euro, livello lasciato in eredità dai massimi registrati a ottobre. La violazione del supporto a 13,24 euro darebbe ampio spazio di manovra, con primo obiettivo a 12,64 euro e secondo target a 12,45 euro.
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