Enel è sotto la lente degli investitori a Piazza Affari in quest’ultima seduta di ottava. Il Cda del gruppo, riunitosi ieri sotto la presidenza di Michele Crisostomo, ha esaminato i risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2020. I numeri dettagliati arriveranno il prossimo 18 marzo.
Ricavi in calo del 19% causa Covid-19
I ricavi dell’azienda guidata da Francesco Starace ammontano a 65,0 miliardi di euro, in diminuzione di 15,3 miliardi di euro (-19,1%) rispetto agli 80,3 miliardi di euro realizzati nel 2019.
La variazione, spiega il gruppo, è prevalentemente riconducibile ai minori ricavi dei Mercati Finali, dovuti alla riduzione delle vendite di gas ed energia elettrica in Spagna e Italia principalmente per gli effetti derivanti dall’epidemia da Covid-19.
Pesa inoltre la diminuzione dei ricavi da Generazione Termoelettrica e Trading in Spagna e in Italia per minori attività di trading su commodity per effetto della riduzione dei volumi intermediati e dei prezzi applicati, ai minori ricavi da Infrastrutture e Reti, essenzialmente per la riduzione della quantità di energia trasportata per gli effetti derivanti dall’emergenza sanitaria e all’evoluzione negativa dei tassi di cambio, in particolare in America Latina.
Risultati preliminari Enel 2020: i dettagli
L’Ebitda ordinario ammonta a 17,9 miliardi di euro, in linea con il 2019. In particolare, il gruppo rileva un incremento di Enel Green Power, prevalentemente a seguito del miglioramento del margine operativo lordo in Italia, per le migliori performance degli impianti idroelettrici; in Nord America e Spagna, principalmente per le maggiori quantità di energia prodotta con l’entrata in funzione di nuovi impianti nel corso del 2019 e del 2020.
Tale incremento è stato sostanzialmente compensato dalla variazione negativa di Infrastrutture e Reti principalmente in America Latina riferibile ai minori volumi di energia trasportati per gli effetti sulla domanda derivanti dall’epidemia da Covid-19, all’effetto cambi negativo e agli impatti positivi rilevati nel 2019 relativi all’accordo raggiunto da Edesur con il governo argentino per la definizione di partite regolatorie pregresse dalla riduzione del margine relativo ai Mercati Finali dovuta principalmente ai minori volumi di energia in Spagna e in America Latina all’effetto cambi negativo e alla rilevazione del provento legato al già citato accordo di Edesur con il governo argentino raggiunto nel 2019.
L’Ebitda (margine operativo lordo), che include gli effetti delle operazioni straordinarie, è pari a 16,8 miliardi di euro in caso del 5,1% rispetto ai 17,7 miliardi di euro nel 2019. L’Indebitamento finanziario netto a fine 2020 è pari a 45,4 miliardi di euro, in miglioramento rispetto alle attese.
La variazione rispetto ai 45,2 miliardi di euro rilevati nel 2019 (+0,4%) è riferibile al fabbisogno generato dagli investimenti del periodo, dal pagamento di dividendi e dalle operazioni straordinarie per l’acquisto di ulteriori partecipazioni nel capitale sociale di Enel Américas ed Enel Chile.
Investimenti record per la transizione energetica
Enel è la più grande azienda elettrica in Europa per capitalizzazione di mercato e una delle aziende candidate a guidare la transizione energetica nell'area Euro. Recentemente il CFO del gruppo, Alberto De Paoli, ha rimarcato come le energie rinnovabili rappresentano circa l’80% dell’Ebitda del business di generazione e il 26% dell’Ebitda dell’azienda.
Il nuovo piano presentato a novembre 2020 prevede investimenti da 190 miliardi di euro tra il 2021-2030. Oltre il 90% degli investimenti di Enel su base consolidata saranno inoltre in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. In vista del 2023, il gruppo guidato da Starace prevede di raggiungere un utile netto compreso tra 6,5 e 7 miliardi, garantendo una crescita del dividendo del 7% annuo, fino a 0,43 euro.