I futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di giornata all'insegna della cautela, con il cui focus rimane sempre rivolto alle prossime mosse che saranno messe in campo dalle Banche centrali in tema di tassi di interesse. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni confermandosi sopra i 27.250 punti, oltre i quali si dovrebbero avere ulteriori allunghi verso i 27.500 punti.
Dal punto di vista operativo l'eventuale superamento di queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare il quadro grafico del nostro mercato con possibili nuovi apprezzamenti dei corsi fin verso la soglia dei 28.000 punti. Al contrario una discesa delle quotazioni sotto l'area dei 27.000 punti potrebbe tornare ad indebolire il mercato, con possibili primi obiettivi ribassisti situati sui 26.750-26.700 punti. Tra i titoli de seguire a Piazza Affari troviamo Enel, che nella giornata di ieri ha visto delle novità giungere da alcune sue centrali argentine.
Enel: nazionalizzate due centrali argentine
Il Governo dell’Argentina ha confermato la nazionalizzazione di 5 impianti idroelettrici situati sui fiumi Limay e Neuquén. Tra questi sono interessati due centrali che erano gestite da Enel, i cui relativi contratti di concessione non verranno rinnovati e le strutture passeranno di conseguenza sotto il controllo della società energetica statale Enarsa. L'Esecutivo del Paese ha motivato la decisione con la necessità di garantire la sicurezza pubblica e la continuità della fornitura di energia elettrica, oltre alla piena operatività delle centrali.
Dobbiamo ricordare che come più volte sottolineato da Enel nel suo Piano strategico 2023-2025, l'Argentina non rientra più tra i Paesi ritenuti core dell'azienda. A questo riguardo già a febbraio il gruppo aveva ceduto le proprie quote di partecipazione in due centrali termoelettriche a Central Puerto e un’azienda argentina di distribuzione dell’energia, per 102 milioni di dollari. Al momento la società distribuisce e vende energia a circa 2,6 milioni di clienti nell'area della Grande Buenos Aires ed è presente nei settori dell'efficienza energetica, dei servizi per la casa e in quello della mobilità elettrica. Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione nel breve e medio periodo.
Azioni Enel: analisi tecnica e strategie operative
Seduta positiva quella di ieri per il titolo Enel, che ha chiuso le contrattazioni in area 6,07 euro. Nel breve termine le attese sono per una continuazione del movimento rialzista innescatosi a fine maggio, in direzione dei prossimi obiettivi situati nei pressi dei massimi degli ultimi 12 mesi in area 6,25 euro. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere superate, si avrebbe un ulteriore miglioramento del trend in atto con possibili allunghi verso i 6,30 euro e successivamente l'area dei 6,60-6,65 euro. In questo contesto, eventuali prese di beneficio che riportassero i corsi in direzione dei 5,90-5,85 euro, dove transita l'indicatore daily del Supertrend e che rappresentano i minimi delle ultime ottave, potrebbero costituire delle nuove occasioni di acquisto per chi non avesse il titolo in portafoglio.
Al contrario una discesa dell'azione sotto i 5,9 euro potrebbe riattivare la fase correttiva in direzione dei 5,80 ero e successivamente i 5,70 euro, minimi di metà aprile. Nel caso in cui questi sostegni dovessero essere violati al ribasso, si avrebbe un indebolimento del quadro grafico con possibili ulteriori vendite in direzione dei 5,5 euro e a seguire i 5,25-5,20 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo. Fondamentale sarà la tenuta di questi ultimi supporti per evitare un ritorno sui minimi di dicembre sulla soglia dei 5 euro.
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