Negli ultimi mesi il mio portafoglio ha registrato una crescita rilevante, partendo da 163.000 euro e superando la soglia dei 200.000 euro. La performance complessiva dall’inizio del progetto è del +25,18%. Un risultato ottenuto in un arco temporale relativamente breve, che rende ora prioritaria la protezione di quanto guadagnato, senza però rinunciare a cogliere nuove opportunità.
Il contesto di partenza è stato favorevole: gli acquisti effettuati durante i minimi dell’S&P 500 sono avvenuti in un momento in cui i mercati risultavano sottovalutati, la stagionalità indicava una probabile ripresa e gli indicatori segnalavano un limitato spazio per ulteriori ribassi. Oggi, con il mercato vicino ai massimi e il portafoglio in forte crescita, la strategia si concentra sull’analisi approfondita e sulla gestione prudente.
La situazione fondamentale dell’S&P 500
L’analisi parte, come di consueto, dalla valutazione degli utili delle società. Inserendo sul grafico di Forecaster la linea degli utili, emerge con chiarezza il legame storico tra l’andamento dei prezzi e quello dei profitti aziendali.
In questa fase, le trimestrali continuano a battere le aspettative, in particolare nel settore tecnologico. Il dato complessivo è senza precedenti: 2,3 bilioni di dollari di utili per l’insieme delle aziende dell’S&P 500, contro 1,81 bilioni registrati nell’intero 2024.
Anche i ricavi mostrano un incremento significativo, passando da 16,46 bilioni a 25 bilioni di dollari. Nel lungo periodo, il fatturato si dimostra un indicatore quasi altrettanto importante quanto l’utile per spiegare il comportamento dei prezzi.
Dal punto di vista delle valutazioni, Forecaster indica che l’S&P 500 risulta attualmente sottovalutato di appena il 4,20%. Dopo mesi in cui l’indice ha mostrato sconti anche superiori al 10%, ora le quotazioni si avvicinano al valore intrinseco calcolato sulla base del fair value di tutte le società quotate. Valore ovviamente ponderato in base alla loro capitalizzazione.
Questa situazione, storicamente, porta gli investitori istituzionali a un atteggiamento più cauto: non significa che il mercato sia destinato a scendere, ma che, trovandosi in prossimità di livelli fondamentali “pieni”, eventuali shock possono innescare prese di profitto diffuse.
L’analisi del COT Report
Il COT Report fornisce ulteriori spunti interessanti e sul Forecaster ovviamente lo trovate per ogni indice, materia prima e in generale per ogni strumento che lo supporti.
Gli asset manager, come fondi pensione e fondi d’investimento a lungo termine, mantengono attualmente un livello di posizioni nette (long meno short) simile a quello registrato all’inizio del 2025, periodo in cui l’S&P 500 aveva toccato un massimo storico. Questo indica una fase di stabilità nelle posizioni, senza il vigore negli acquisti osservato, ad esempio, nella seconda metà del 2024.
Più significativa la situazione dei non commercial, ovvero fondi speculativi e hedge fund, che includono anche operatori in grado di scommettere al ribasso. In questo momento, tali operatori non mostrano fiducia nel rialzo in corso: durante l’ultima spinta verso nuovi massimi storici, hanno mantenuto o addirittura incrementato le posizioni ribassiste.
Tuttavia, esperienze passate dimostrano come queste scommesse possano rivelarsi errate. Un caso analogo nel 2023 portò, dopo una fase di vendite allo scoperto, a ricoperture massive che innescarono un forte rialzo protrattosi fino al 2025. Se la storia dovesse ripetersi, una simile ricopertura potrebbe generare ulteriore slancio rialzista.
Fonte: Forecaster.biz
Divergenze tecniche e stagionalità
Sul fronte tecnico, l’indicatore Market Mood Meter di Forecaster segnala una divergenza rispetto ai prezzi: il nuovo massimo dell’indice non è stato accompagnato da un analogo massimo dell’indicatore, ma anzi da un suo minimo relativo. Questo suggerisce la possibilità di un calo moderato tra la fine di agosto e l’inizio di settembre.
Fonte: Forecaster.biz
La stagionalità conferma un quadro di potenziale debolezza temporanea: negli ultimi 15 anni, in questo periodo il mercato è sceso nel 60% dei casi, con una perdita media del 2,7%. Il dato non indica un rischio di ribasso marcato, ma supporta l’idea di proteggere le posizioni in utile nell’attesa di nuove occasioni operative.
Fonte: Forecaster.biz
Verso la gestione operativa
Alla luce di questi elementi, fondamentali solidi ma valutazioni vicine al fair value, segnali di cautela da parte degli istituzionali, divergenze tecniche e stagionalità sfavorevole nel brevissimo termine, la strategia adottata punta a bilanciare protezione e selettività negli acquisti.
Aggiornamento portafoglio: operazioni, analisi e strategie
Negli ultimi giorni ho apportato modifiche significative al mio portafoglio, intervenendo sia con incrementi di posizione su titoli chiave, sia con vendite mirate per alleggerire l’esposizione in vista di un’estate che, a livello di mercati, potrebbe rivelarsi se non negativa quantomeno poco brillante. Ecco nel dettaglio le operazioni effettuate e le motivazioni dietro ogni scelta.
Incrementi di posizione
Ferrari (RACE)
Ho raddoppiato la mia esposizione in Ferrari, passando da circa 5.000 a quasi 10.000 euro di investimento. L’azienda, che seguo da anni, continua a mostrare solidità sia a livello di fatturato sia di utile netto. Il recente ribasso, legato al rinvio dell’uscita della nuova auto elettrica, ha riportato il titolo su un livello tecnico particolarmente interessante, accompagnato da un forte picco di volumi.
Gli indicatori del Forecaster segnalano una divergenza rialzista sul Market Mood Meter e un Wyckoff positivo, con prevalenza di compratori rispetto ai venditori. Storicamente ho visto Ferrari sottovalutata raramente: ogni volta che è accaduto, è stato un ottimo punto d’ingresso.
Nvidia (NVDA)
Anche la posizione su Nvidia è stata aumentata: dai 10.000 dollari iniziali sono salito a 18.000, beneficiando anche di circa 700 dollari di utile latente. Considero questo il “momento di Nvidia”: nonostante la forte crescita degli ultimi anni, il titolo resta sottovalutato in ottica prospettica, con ampi margini di ulteriore apprezzamento fino a fine anno.
L’incremento è avvenuto in occasione di un -2% giornaliero, che ho ritenuto un punto d’ingresso ottimale. La prossima trimestrale è attesa il 26 agosto e, viste le performance recenti, mi aspetto numeri solidi.
Bitcoin (BTC)
Ho portato la posizione in Bitcoin a 76.695 euro. La stagionalità a 10 anni mostra che, dal periodo attuale fino a inizio gennaio, il 70% delle volte il prezzo è salito, con una media del 138%. Le probabilità di un forte calo sono ridotte, anche alla luce dell’apertura del mercato americano alle criptovalute: la SEC ha autorizzato le banche a detenere BTC e a vendere prodotti legati a esso agli investitori tradizionali. Personalmente, resto convinto che entro Natale potremmo vedere Bitcoin a 150.000 dollari.
Vendite strategiche
LVMH (MC)
Ho liquidato completamente la posizione. Pur rimanendo un titolo di grande qualità, la stagionalità mostra debolezza nei mesi estivi: negli ultimi 10 anni, quando ha registrato cali, la media è stata di -10,6%. Unita alla performance recente poco brillante, questa statistica mi ha spinto a chiudere e rimandare un eventuale riacquisto a condizioni migliori.
ASML (ASML)
Titolo eccellente a livello fondamentale, ma il timing attuale non è favorevole. La stagionalità segnala possibili debolezze analoghe a quelle viste l’anno scorso, con cali fino al -17% nello stesso periodo. Avendo già realizzato buoni profitti, ho preferito incassare.
Adobe (ADBE)
La decisione di vendere Adobe è arrivata per due motivi: il momentum tecnico è debole e l’assenza di compratori sui supporti chiave preoccupa. A questo si aggiunge la quotazione in Borsa di Figma, concorrente diretto che oggi capitalizzata 40 miliardi di dollari e che in passato Adobe aveva tentato di acquisire. Ho preferito ridurre il rischio e reinvestire una piccola somma (circa 1.000 dollari) proprio in Figma, più come “osservazione strategica” che come investimento vero e proprio.
Airbnb (ABNB)
Anche Airbnb l'ho chiusa per le stesse motivazioni di LVMH e ASML: debolezza stagionale e contesto di mercato potenzialmente poco favorevole nei mesi estivi.
Titoli mantenuti in portafoglio
Ho confermato la mia fiducia in Lululemon (LULU), Microsoft (MSFT), Duolingo (DUOL) e Salesforce (CRM). In particolare, considero Salesforce estremamente interessante: anche con il nuovo metodo di valutazione EV/Sales (spesso usato per le start up), il titolo risulta sottovalutato. Dal punto di vista tecnico, mostra segnali di recupero, con il Market Mood Meter in ripresa.
Conclusione
L’attuale strategia combina il rafforzamento su titoli e asset che considero in trend di crescita strutturale (Ferrari, Nvidia, Bitcoin) con prese di profitto su posizioni che, pur valide a lungo termine, potrebbero subire pressioni a breve. L’obiettivo è rimanere esposto sui settori e asset più forti, riducendo al minimo i rischi stagionali e di momentum. Voi cosa ne pensate?
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