Coinbase è oggi attesa a Wall Street dopo la brillante trimestrale nella quale ha battuto le previsioni degli analisti. Questo è molto importante per il mercato, soprattutto per quegli investitori delusi che si attendevano magari un rally delle azioni dopo il debutto avvenuto il 14 aprile di quest'anno.
Da allora il titolo ha perso quasi il 30%, sebbene in questo momento quoti 269 dollari, al di sopra del valore IPO di 250 dollari. Nell'after hours di Wall Street, Coinbase ha subito perso quota per effetto delle prospettive non molto esaltanti da parte della società, ma nel pre-market di oggi ha invertito rotta facendo segnare un rialzo di circa il 3%. Vediamo insieme tutti i numeri della trimestrale
Azioni Coinbase: tutti i numeri della trimestrale
Nel secondo trimestre il più grande exchange quotato in Borsa ha realizzato un fatturato complessivo di 2,2 miliardi di dollari, superando il consensus a 1,85 miliardi di dollari, ma soprattutto registrando un progresso di oltre il 1000% su base annua.
Anche gli utili al lordo di interessi, svalutazioni, ammortamenti e tasse sono stati molto migliori del previsto: 1,15 miliardi contro gli 854 milioni stimati. L'anno scorso i profitti erano stati appena di 32 milioni di dollari. Rapportando tutto al numero di azioni, l'EPS è stato di 6,42 dollari, mentre gli analisti si aspettavano un valore di 2,82 dollari.
Tutto ciò riflette un volume degli scambi degli operatori retail che è aumentato del 21% in confronto al primo trimestre, raggiungendo quota 145 miliardi di dollari. Ancora più importante è la crescita per la parte che riguarda gli istituzionali, che hanno incrementato le transazioni del 47% a 317 miliardi di dollari. Il bacino di utenza mensile quindi si è allargato notevolmente, passando da 6,1 milioni di unità nei primi 3 mesi dell'anno agli 8,8 milioni del secondo quarto.
L'unico neo è rappresentato dalle prospettive dell'azienda. Nel mese di luglio il volume degli scambi è sceso notevolmente per via della diminuzione di valore delle criptovalute nel trimestre. Bitcoin ad esempio è passato dal record storico di 64.778 dollari di aprile a circa 46.000 dollari di oggi. Nel complesso il totale degli asset digitali è passato da 223 a 180 miliardi di dollari.
La società ha però precisato che si sono registrati afflussi netti e nuovi investitori nel secondo trimestre. Alla luce di tutti questi aspetti, è previsto un naturale calo degli utenti mensili e del volume delle contrattazioni nel terzo trimestre del 2021, sebbene ad agosto si stiano vedendo dei miglioramenti rispetto a luglio grazie al rally delle cripto visto negli ultimi giorni.
Un'informazione importante data dall'azienda è che quest'ultima ha coltivato importanti relazioni con alcuni istituzionali che hanno da sempre sostenuto la causa delle crypto, tra cui si possono annoverare Tesla, PNC FInancial Services Group, Third Point LLC e Wisdom Tree Invesments.
L'Amministratore Delegato, Brian Armstrong, ha affermato che in futuro la società destinerà maggiori risorse per lo sviluppo digitale, dopo che ragioni di carattere normativo avevano messo un freno alle mire espansionistiche aziendali.
Azioni Coinbase: le opinioni degli analisti
Gli analisti non sono tutti della stessa opinione riguardo il titolo Coinbase. Molto ottimista risulta essere Mark Palmer, strategist di BTIG, il quale è convinto che le quotazioni dell'exchange raggiungeranno quota 500 dollari. A trainare il titolo potrebbe essere la rete Ethereum, che sta rafforzando le relazioni con la finanza decentralizzata e i Non Fungible Token. Inoltre, l'azienda starebbe sviluppando sempre più servizi riservati agli investitori istituzionali, riducendo nel contempo la dipendenza dal retail.
Dan Dolev, analista di Mizuho, invece mantiene una posizione cauta sulle azioni, mettendo in risalto il fatto che i volumi giornalieri medi di agosto abbiano per ora superato dell'80% quelli di luglio e ciò può determinare un'eccessiva euforia.
Tuttavia, l'esperto evidenzia come l'estrema volatilità possa anche svanire presto se le prospettive per l'intero anno di Coinbase risultino essere molto incerte. Moshe Katri di Wedbush pone l'accento sul contesto normativo delle criptovalute, imputandolo come il principale fattore che potrà determinare oscillazioni dei prezzi.