I futures del Vecchio Continente impostati sotto la parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della debolezza sui principali mercati azionari dell'area euro, il cui focus rimane sempre rivolto sia ai timori di una recessione delle varie economie che alla crisi politica presente nel nostro Paese.
In questo contesto il FTSE Mib, dopo aver registrato la migliore performance settimanale degli ultimi 17 mesi, dovrebbe ripartire dai 22.400 punti confermando il trend ascendente partito nella settimane passate. Nel breve periodo è possibile attendersi un test dei 22.500 punti, oltre i quali si avrebbero ulteriori allunghi verso i 22.750-22.800 punti. Tra i titoli da monitorare a Milano troviamo CNH Industrial, che di recente ha comunicato i dati del secondo trimestre.
CNH Industrial: i risultati del 2° trimestre 2022
CNH Industrial chiude il periodo aprile-giugno 2022 all'insegna dei record, con i ricavi che passano dai 5 miliardi di dollari del secondo trimestre 2021 agli attuali 6,08 miliardi di dollari. L'utile netto risulta in salita del 38% attestandosi a 552 milioni di dollari, mentre l'Ebit si porta a 654 milioni di dollari. L'utile per azione si è attestato a 0,43 dollari e non delude il margine operativo lordo delle attività industriali al 22%, grazie al miglioramento che si è avuto nel segmento Construction.
Per quanto riguarda l'outlook per l'intero 2022 la società conferma i target che vedono ricavi di vendita in crescita tra il 12 e 14% rispetto al 2021. Il free cash flow dovrebbe attestarsi oltre il miliardo di dollari, mentre le spese di ricerca e sviluppo e spese in conto capitale saranno pari a 1,4 miliardi di dollari.
Azioni CNH Industrial: analisi tecnica e strategie operative
Il recupero delle ultime settimane, innescatosi dai minimi di periodo in area 10,55-10,60 euro, ha migliorato almeno nel breve il quadro tecnico del titolo CNH Industrial che, dopo aver rotto i 12 euro, potrebbe proseguire il suo recupero in direzione delle prossime resistenze situate sulla soglia dei 13 euro. Un eventuale superamento di questi ultimi livelli aumenterebbe le possibilità di una continuazione degli acquisti verso i 13,40-13,50 euro, dove verrebbe chiuso il gap ribassista lasciato aperto il 10 giugno 2022.
Al contrario con discese sotto i forti supporti ed ex minimi di periodo situati in area 11,60 euro, l'azione tornerebbe ad indebolirsi aprendo la strada ad un test sugli 11,30 euro e successivamente gli 11 euro. Solo con la rottura di questi livelli si avrebbe un test sui minimi di periodo posizionati sui 10,55-10,60 euro. Nel caso fondamentale diventerà la tenuta di questi sostegni per evitare che il titolo vada a fare nuovi minimi di periodo
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